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domenica 14 maggio 2017

Attenti agli italiani! Un evento bellissimo presso il villaggio Sueño Caribeño di Boca Chica





Felicità “Vurria sapè ched’è chesta parola, vurria sapè che vvo’ significà” dice Totò in una sua poesia. La felicità è “fatta di momenti di dimenticanza“.
L’evento “Attenti agli italiani” di sabato scorso mi ha reso felice, sono stati molti i momenti di felicità e non posso quindi che essere grato agli organizzatori, in fondo per un modico prezzo ho potuto mangiare ottimamente e raggiungere più volte questi momenti di dimenticanza di cui parla Totò.

Considerazioni sul luogo dove si è tenuto l’evento
Un bel posto non c’è che dire. Nelle piscine invitanti con la loro acqua blu si sono rinfrescati più di qualche nostro connazionale e tanti bambini. L’area era estesa per cui c’erano gruppi di persone sotto gli ombrelloni, seduti su comode panche e con il pasto da consumare sul tavolo, parlando animatamente. Altri connazionali si trovavano seduti sul bancone del bar a godersi musica e bevande varie, altri ancora erano nel reparto cucina o attorno al biliardino: una specie di macchina del tempo che ci riportava con la mente alla nostra adolescenza. Tanta gente invece che arrivava, salutava, mangiava, discorreva per un’ora o due e, dopo, se ne andava perché aveva altri impegni. L’afflusso di connazionali è stato numeroso direi anche se non evidente vista l’estensione dell’area. Devo dire che non è stato facile arrivarci. Comunque non mi sono fidato delle istruzioni di arrivo fornitemi, sarei ancora oggi da quelle parti! Semplicemente a Boca Chica ho noleggiato un mototaxi che mi ha portato sul posto, per la verità abbastanza distanze dall’area dell’Hotel Hamaca. Comunque una volta arrivato al Sueño Caribeño, sono entrato nel villaggio, anche quello molto esteso, e sono finalmente arrivato sul posto. Tutto bene quello che finisce bene!

Insieme ai genovesi sampdoriani Angelo e a Luciano
Il pasto
Non era la cosa per me più importante checché si dica della mia obesità. L’ho gradito comunque e l’ho finito di gusto. Non ci si sarebbe nemmeno accorti che qualcuno su quel piatto ci avesse mangiato. Pensandoci bene con il senno di poi, il pasto era tipicamente dominicano, ma dopo tanti anni che sono nel paese non mi ci sono neanche accorto e l'ho mangiato volentieri. Ottima qualità quella degli insaccati. Come friulano me ne intendo. Comunque i cuochi si vedeva che non erano dominicani perché il riso sicuramente non è stato cotto secondo lo stile locale. Solo costretto, magari con una pistola puntata alla tempia, un cuoco italiano cucinerebbe il riso secondo lo stile locale, questo è poco ma sicuro!

Incontri
Ho incontrato tantissimi amici e anche qualche nemico di Facebook, devo dire che questi ultimi li ho trovati molto simpatici. Ho parlato poco di politica, ho sentito piuttosto parlarne gli altri perché è un argomento che io praticamente non affronto mai con nessuno. Non si riesce a costruire niente in un dialogo politico nel senso che lo scambio di idee non produce nessun risultato, è completamente sterile. Ognuno rimane fedele alla sua posizione iniziale. Le parti sono sorde alle argomentazioni altrui. Del resto non esiste un sistema per misurare il valore delle idee politiche e secondo quanto diceva una mia professoressa, in politica tutti hanno un po’ di ragione.
Invece ho avuto dei colloqui molto interessanti con altri connazionali, seduto tranquillamente al bancone del bar. Colloqui stimolanti dai quali si impara sempre qualcosa.

Agostino, Ivo e il senatore Visca
Il bancone e la birra
Dovunque io vada, se devo bere una birra Presidente, esigo sempre che mi venga servita una “normal”, non ne voglio sapere di “light”, tant’è vero che se non hanno la “normal” non bevo niente. Non sapevo che questa mia idea fissa fosse condivisa da tanti altri italiani. Insomma un gruppetto di noi qui residenti da vecchia data ci siamo fatti fuori tutte le “normal” che c’erano nel frigorifero e una volta finite queste, non abbiamo più ordinato niente… “Por favor” birra solo “para hombres” era il nostro motto. La bella banconiera ci ha prodigato molti sorrisi, il che insieme alla sua pronunciata e prosperosa scollatura faceva sì che la birra fosse più fredda e più buona e più a buon prezzo e nel frattempo ne aumentava anche vertiginosamente la consumazione.

Il Karaoke
A un certo punto mentre ero al bancone, conversando e degustandomi le Presidenti “normal” ho sentito qualcuno cantare in italiano e non ricordando che era in programma un karaoke ho pensato che si trattasse di professionisti. Bisogna dire che sono stati molto bravi tutti, in particolare Antonio di Albenga, l’unico sardo che conosco che non ci pensa due volte prima di dire che è italiano... Un piacere sentirli. L’attrezzatura l’aveva trasportata Carlo, un vicentino che non ha il Facebook. Una cosa dell’altro mondo! Come si fa a vivere senza Facebook? Scherzi a parte è stato un piacere fare la conoscenza di tanti italiani che tra l’altro abitano non lontano da me.

Il calcetto
Ho accettato di giocare a calcetto perché a un connazionale di Vicenza di nome Fernando mancava il partner e quindi ho pensato che fosse giusto che si divertisse e covavo anche la speranza di divertirmi anch’io. Ho ben presto capito, però, che tante cose dopo 50 anni e più sono cambiate. Innanzitutto il polso non ha più quell’elasticità di una volta e i riflessi non sono più gli stessi, tanto meno la vista. Per fortuna il mio partner che si occupava del reparto attaccante era veramente bravo e avrebbe meritato una difesa migliore anche perché non solo segnava, faceva anche una marcatura insuperabile. In ogni caso, nonostante la mia deludente difesa, non abbiamo sfigurato e abbiamo vinto anche noi delle partite, arrivando per ben due volte allo spareggio. Certo l'arbitro ha avuto anche un occhio di riguardo nei miei confronti perché a volte non potevo evitare il mulinello parziale dato che i miei polsi ormai non ruotano come dovrebbero. In questo piccolo torneo l’età dei giocatori era fondamentale. La bravura innegabile di alcuni di loro diminuiva con il susseguirsi delle partite. Ha vinto, infatti, una coppia di quarantenni, Cristiano e Sebastian, quindi di giocatori ancora relativamente giovani e con grande esperienza. Meritata vittoria!
Cesare è arrivato molto lontano perché si è procurato un difensore fuori quota per età e bravura che ha sfondato più volte le porte avversarie con i suoi tiri potentissimi.
Anche le altre squadre, Apicella e partner e Michele e partner, Angelo e Luciano hanno fatto un figurone.
È stato bello giocare e assistere alle partite! Alla prossima! Quando mi passerà il dolore ai polsi vedrò di allenarmi, per ora faccio fatica anche a scrivere!

Organizzazione
Tutto ben organizzato! C’è fra noi un gruppo affiatato! Sono certo che intorno a questo gruppo la nostra comunità si rafforzerà nel tempo e che riusciremo a fare grandi cose!