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sabato 13 maggio 2017

Armando Casciati: il miliardario italiano espulso da un giorno all'altro dalla Repubblica Dominicana. Ecco la sua interessante biografia







Armando Casciati è un esempio di perseveranza e di fortezza. La sua storia riflette il dolore dell'ingiustizia, ma anche la speranza che vive nei cuori degli artisti e mai svanisce. Questa è la storia di un uomo pieno di esperienze avventurose e con un talento che lo ha fatto crescere da ragazzo umile qual era a uomo ammirato e di successo.
Armando è nato in Italia, a Milano, nel 1942. Viveva con suo padre, suo fratello e sua madre.
Dopo la maturità, Armando fece il servizio militare obbligatorio come alpino (fanteria di montagna). Verso la fine del suo servizio militare il suo spirito avventuroso lo spinse a lasciare l'Italia, imbarcandosi in una crociera della compagnia Costa come impiegato contabile. Lavorò in mare durante due anni.
Di nuovo a terra, iniziò una carriera come venditore per Singer Business Machines.
Durante il suo primo viaggio negli USA, si rese conto che il suo inglese non era sufficientemente buono, per cui decise di trasferirsi a Toronto, in Canada, lasciando un buon lavoro in Italia per iniziare una nuova vita da immigrato.
All'inizio del suo soggiorno in questo nuovo paese con una lingua e una cultura diverse, Armando iniziò a lavorare in un negozio di scarpe come venditore. Dopo un certo tempo scoprì che aveva talento come giornalista e se ne servì per ottenere un lavoro su un giornale italiano a Toronto. Con il tempo diventò l'editore della rivista TV 7 giorni.
Due anni dopo, a 30 anni di età, Armando tornò a Milano per riprendere l'attività di venditore della Singer Business Machines. Venne promosso prima come direttore della filiale di Bologna e poi come direttore di marketing della Singer Bussiness Machine Company.
Alla ricerca di nuove sfide, accettò un'offerta di lavoro come assistente del direttore di un'impresa di messaggeria internazionale denominata Purolator Internazionale system. Diventò amministratore lo stesso giorno di inizio del suo nuovo lavoro quando il direttore che lo assunse rinunciò improvvisamente.
Più tardi, aprì la sua propria impresa di messaggeria interna, con un capitale iniziale di 100 dollari e sua madre come socio. Fu il fondatore, direttore, dipendente e unico proprietario. Con una Ford Fiesta, ma senza licenza amministrativa per eseguire quell'attività, Armando trovò sempre modi creative per riuscire a far consegnare la posta.
Successivamente acquistò il servizio di messaggeria di Purolator in Italia, creò il marchio "Executivetrasporti" e sviluppò la rete con un'aggiunta di franchigie. Questa rete dopo 20 anni annoverava oltre 100 settori autonomi e un totale di duemila dipendenti. Avviò anche imprese di minore importanza, come un'agenzia di viaggi (Ejecutivo viaggi), un centro fitness (Superbody) e un'impresa di locazione finanziaria (leasing mini).
Nel 1992 (ottobre 12), venne premiato con un titolo universitario in economia (laurea honoris causa), a titolo di riconoscimento dei suoi risultati nel campo degli affari.
Durante questo periodo, l'amore di Armando per l'arte e la creatività lo indusse a interessarsi alla gioielleria d'oro e con l'aiuto di un esperto di vecchia data nel settore fondò l'oreficeria BARUFFI SRL. Nel 1998 l'impresa era cresciuta in popolarità e richiamò l'attenzione di Gucci, che la ingaggiò per il design e che infine l'acquisì.
Armando decise di vendere Ejecutivo Trasporti a una filiale della Royal British Mail, che di recente ha cambiato il nome dell'impresa in GLS-esecutivo trasporti. Attualmente, GLS continua a essere la principale impresa postale privata operante in Italia e si prepara a festeggiare il suo 40° anniversario nel 2017. Lasciandosi indietro la sua esperienza europea, Armando decise di avventurarsi ancora una volta nel nuovo mondo. Al Panama nel 1992 e all'Ecuador nel 1994, seguì nel 2000 la sistemazione definitiva in Sosúa nella Repubblica Dominicana, una piccola città sconosciuta a molti. Lì si dedicò a ciò che più amava: la pittura.
Dopo un certo tempo decise di seguire la sua vocazione imprenditoriale e artistica mediante l'investimento in molti progetti, collaborando anche con l'economia di Sosúa. Fondò tre hotel, due discoteche, una fabbrica di pannolini, una palestra, una tipografia e creò Costa Nord Network TV, uno dei canali di notizie più seguiti sulla costa nord della Repubblica Dominicana.
Creò posti di lavoro per più di 300 persone in questa piccola città e cercò di essere di aiuto anche a tanti membri della comunità. In tutto tra Sosúa, Cabarete e Montecristi l'imprenditore italiano creò oltre 500 posti di lavoro diretti e oltre 2.000 indiretti. Armando contribuì in larga misura alla ricostruzione del parco della città, ha costruito un moderno centro congressi e ha collaborato nella fondazione della Casa de Cultura in Sosúa.
Parla fluentemente inglese, tedesco, francese e spagnolo. Aiutò diverse persone a frequentare l'università e a laurearsi senza debiti e creò opportunità per molti.
Tuttavia, la mattina del 13 settembre, 2014 Armando scomparve. Le sue figlie ricevettero una chiamata della loro madre che le avvertiva che Armando era scomparso. Con disperazione e lacrime Belquizinet Oglivie, l'ex moglie di Armando, parlò alla televisione nazionale della sua scomparsa. Quarantotto ore più tardi, la sua famiglia venne a sapere che era stato "espulso" dal paese. La vera causa non si conosce ancora.
Armando è stato privato dei suoi diritti come residente per ragioni politiche. Un burocrate della Repubblica Dominicana non voleva che rimanesse nel paese. Due anni più tardi e dopo tre sentenze a suo favore, Armando non ha ancora ricevuto una risposta per quanto riguarda il motivo della sua espulsione e non ha potuto tornare a casa.
Guardando all'orizzonte dal suo appartamento in Florida, dove vive ora, Armando non ha smesso di lottare per la giustizia che lui e i suoi cari meritano. Continua ad aiutare la comunità e ha avviato nuove iniziative imprenditoriali negli Stati Uniti e in Nigeria per creare posti di lavoro e dare delle opportunità a molti. Armando ci ha insegnato che il vero successo non si basa sul denaro che si guadagna, ma sull'impatto e sui cambiamenti che si riesce a produrre nel mondo che ci sopravvivrà.
Ci ha insegnato che quella di rimanere inoperosi è una scelta per i deboli e che il cambiamento inizia sempre con una persona che decide di parlare. Nelle sue vene corre il sangue di un attivista, un artista, un inventore e di un uomo che non smetterà mai di lottare per nuovi obiettivi.