Ecco un
articolo interessante. Dalla fabbrica francese alla quale la banca centrale
dominicana aveva affidato la produzione della sua carta moneta sono stati
trafugate delle banconote da 2000 pesos. È un fatto avvenuto nel 2013 che ci arrecò
non poco disagio se vi ricordate. Bisognava guardare bene l’anno di emissione delle
banconote di quell’importo. Quelle del 2013 non erano valide. La domanda che ci
si pone è: qual è il danno subito dalla Repubblica Dominicana per questo furto
di carta moneta autentica? Cosa accadrebbe se una situazione del genere
avvenisse in Italia? La risposta è semplice, la banca centrale dominicana ci ha
rimesso il signoraggio o reddito monetario sulla valuta trafugata. Il
signoraggio derivante dall’emissione di banconote è il segreto meglio custodito
del mondo. Nella Repubblica Dominicana la banca centrale è pubblica, per cui le
riserve monetarie che si originano al suo interno come conseguenza dell’emissione
di banconote appartengono allo stato e sono una fonte importante di risorse che
giustificano tra l’altro una politica di sostegno ai meno abbienti che
altrimenti con la bassa pressione fiscale imperante sarebbe impossibile. La
banca centrale dominicana quindi ci ha rimesso la differenza di valore tra il
costo della banconota, pochi centesimi, e il potere di acquisto della banconota,
2.000 pesos. Ha quindi presentato un’azione risarcitoria presso il tribunale
dominicano contro la ditta francese Oberthur Fiduciaire SAS e ha ottenuto una
sentenza di primo grado a lei favorevole con un’assegnazione a titolo
risarcitorio di oltre 33,8 milioni di euro dopo un lungo processo iniziatosi
nel gennaio del 2014. In Italia una cosa del genere non avrebbe creato alcun
danno allo stato per il semplice motivo che se fossero state ad esempio
trafugate banconote per 100 milioni di euro, la banca centrale italiana
(Bankitalia spa) avrebbe subito una perdita di 14 milioni di euro. Questi però
non sarebbero mai arrivati comunque alle casse del ministero del tesoro perché
la banca centrale italiana è privata.
Le banconote
trafugate dalla fabbrica francese sono state presentate come valide in diverse
città europee e hanno persino raggiunto la Repubblica Dominicana, causando
gravi difficoltà per le banconote di pari importo, provocando un
rifiuto diffuso nella popolazione che temeva di essere ingannata.
Nella sua sentenza, il tribunale ha riconosciuto che la banca centrale ha subito un danno materiale e morale, a causa del costo di sostituzione delle banconote non emesse e delle perdite di reddito monetario o signoraggio, nonché la diminuzione drastica della domanda di banconote da 2000 pesos da parte della popolazione dominicana, compromettendo altresì il funzionamento del sistema dei pagamenti nel paese.
Il tribunale ha anche riconosciuto i danni morali derivanti dalla perdita di fiducia nel peso dominicano, che ha danneggiato la reputazione e la buona immagine di tale entità.
La ditta francese ha ricorso contro la sentenza.
Nella sua sentenza, il tribunale ha riconosciuto che la banca centrale ha subito un danno materiale e morale, a causa del costo di sostituzione delle banconote non emesse e delle perdite di reddito monetario o signoraggio, nonché la diminuzione drastica della domanda di banconote da 2000 pesos da parte della popolazione dominicana, compromettendo altresì il funzionamento del sistema dei pagamenti nel paese.
Il tribunale ha anche riconosciuto i danni morali derivanti dalla perdita di fiducia nel peso dominicano, che ha danneggiato la reputazione e la buona immagine di tale entità.
La ditta francese ha ricorso contro la sentenza.