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martedì 23 maggio 2017

Trafugamento di banconote di 2000 pesos da una fabbrica francese, ingente risarcimento deciso dal tribunale di prima istanza a favore della banca centrale dominicana. Ci ha rimesso il signoraggio! Questa parola è tabù in Italia…





Ecco un articolo interessante. Dalla fabbrica francese alla quale la banca centrale dominicana aveva affidato la produzione della sua carta moneta sono stati trafugate delle banconote da 2000 pesos. È un fatto avvenuto nel 2013 che ci arrecò non poco disagio se vi ricordate. Bisognava guardare bene l’anno di emissione delle banconote di quell’importo. Quelle del 2013 non erano valide. La domanda che ci si pone è: qual è il danno subito dalla Repubblica Dominicana per questo furto di carta moneta autentica? Cosa accadrebbe se una situazione del genere avvenisse in Italia? La risposta è semplice, la banca centrale dominicana ci ha rimesso il signoraggio o reddito monetario sulla valuta trafugata. Il signoraggio derivante dall’emissione di banconote è il segreto meglio custodito del mondo. Nella Repubblica Dominicana la banca centrale è pubblica, per cui le riserve monetarie che si originano al suo interno come conseguenza dell’emissione di banconote appartengono allo stato e sono una fonte importante di risorse che giustificano tra l’altro una politica di sostegno ai meno abbienti che altrimenti con la bassa pressione fiscale imperante sarebbe impossibile. La banca centrale dominicana quindi ci ha rimesso la differenza di valore tra il costo della banconota, pochi centesimi, e il potere di acquisto della banconota, 2.000 pesos. Ha quindi presentato un’azione risarcitoria presso il tribunale dominicano contro la ditta francese Oberthur Fiduciaire SAS e ha ottenuto una sentenza di primo grado a lei favorevole con un’assegnazione a titolo risarcitorio di oltre 33,8 milioni di euro dopo un lungo processo iniziatosi nel gennaio del 2014. In Italia una cosa del genere non avrebbe creato alcun danno allo stato per il semplice motivo che se fossero state ad esempio trafugate banconote per 100 milioni di euro, la banca centrale italiana (Bankitalia spa) avrebbe subito una perdita di 14 milioni di euro. Questi però non sarebbero mai arrivati comunque alle casse del ministero del tesoro perché la banca centrale italiana è privata.
Le banconote trafugate dalla fabbrica francese sono state presentate come valide in diverse città europee e hanno persino raggiunto la Repubblica Dominicana, causando gravi difficoltà per le banconote  di pari importo, provocando un rifiuto diffuso nella popolazione che temeva di essere ingannata.
Nella sua sentenza, il tribunale ha riconosciuto che la banca centrale ha subito un danno materiale e morale, a causa del costo di sostituzione delle banconote non emesse e delle perdite di reddito monetario o signoraggio, nonché la diminuzione drastica della domanda di banconote da 2000 pesos da parte della popolazione dominicana, compromettendo altresì il funzionamento del sistema dei pagamenti nel paese.
Il tribunale ha anche riconosciuto i danni morali derivanti dalla perdita di fiducia nel peso dominicano, che ha danneggiato la reputazione e la buona immagine di tale entità.
La ditta francese ha ricorso contro la sentenza.