A seguito di una
controversia legale sul controllo di una società produttrice di pannolini, il
socio di Casciati si è rivolto all'allora Presidente della Repubblica, Leonel
Fernandez, con una lettera aperta in cui vengono fatte e delle accuse e tante
altre vengono insinuate, puntando con ogni probabilità allo sfruttamento di
luoghi comuni che sussistono da sempre e in tutto il mondo nei confronti degli
italiani.
Ecco la lettera
di accusa:
ACCUSANO L'INVESTITORE CASCIATI DI CERCARE DI
IMPADRONIRSI DEI BENI DI UN IMPRENDITORE CANADESE
Data: 3 gennaio 2011
L'imprenditore canadese Nabil Wahba ha accusato
l'investitore italiano Armando Casciati di aver imbastito un piano per
"allontanarlo dalla Repubblica Dominicana".
Wahba in un comunicato pubblico inviato al
Presidente Leonel Fernández, spiega al mandatario il motivo per cui Casciati
agisce contro di lui.
Wahba e Casciati intrattengono relazioni
imprenditoriali attraverso una fabbrica di pannolini gestita da entrambi da
circa sette anni nella provincia di Montecristi.
Il testo
integrale della lettera che l'imprenditore Wahba ha inviato al Presidente è il
seguente:
Eccellentissimo signor Presidente della Repubblica
Dott. LEONEL FERNÁNDEZ REYNA
Palazzo della Presidenza della Repubblica
La sua immissione.
Signor Presidente,
il sottoscritto, NABIL WAHBA, di nazionalità
canadese, domiciliato in Cabarete, Puerto Plata, da vent'anni, desidera con la
presente denunciare a Lei pubblicamente quanto segue:
1.- Ho una lite legale con il signor ARMANDO
CASCIATI, cittadino italiano residente in Sosúa Puerto Plata, in relazione alla
gestione della fabbrica di pannolini monouso Diapers World Wide S.A., che si
trova a Montecristi, e che rientra nella legge di incentivi alle zone di
frontiera.
2.- Ogni lite legale genera controversie, tuttavia
il signor ARMANDO CASCIATI, che è soccombente in tutte le istanze giudiziarie
per mancanza di argomenti giuridici
validi, ha avviato una serie di attacchi illeciti contro di me, a tal punto che
vedo a rischio la mia famiglia e i miei beni e mi trovo senza protezione e
indifeso di fronte alle azioni gravi di cui sono stato vittima, come ad esempio
quella della settimana scorsa quando sono stato arrestato alle otto (08) di
sera, senza mandato giudiziario né alla presenza di un pubblico ministero, in
una situazione di carenza assoluta dello stato di diritto, provocata da
intrallazzatori che abusano del loro potere.
3.- Mi rivolgo a Lei signor Presidente, in quanto
Lei garantisce il rispetto delle leggi e il giusto processo e faccio questa
particolare denuncia, rivolta a Lei fondamentalmente perché la mia presenza in
questo splendido Paese ha contribuito a generare posti di lavoro nella "Línea
Noroeste" e a Puerto Plata e il meccanismo di produzione che opera nella
zona costituisce una innovatrice risposta tecnologica per la produzione
nazionale.
Spero quindi
che mi venga garantita la vita di fronte alle aggressioni del signor ARMANDO
CASCIATI, che rendo pubblicamente
responsabile di qualsiasi attacco fisico o morale contro di me e mi rivolgo a
Lei, signor Presidente, con la certezza che Lei sia in grado di controllare e
neutralizzare i meccanismi ostili e illeciti che si utilizzano contro di me e
di consentire che i tribunali della Repubblica, nella loro giurisdizione,
agiscano nel rispetto della legge, attenendosi all'etica e al giusto processo.
Nella speranza di meritare la sua attenzione la
ringrazio in anticipo del Suo interessamento, e le porgo i miei più distinti
saluti,
NABIL WAHBA
Imprenditore
Puerto Plata-MONTECRISTI