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lunedì 15 maggio 2017

Armando Casciati: una lite giuridica con un suo socio è finita sulla scrivania dell'allora Presidente della Repubblica Leonel Fernandez. C'entrerà questo indirettamente con la sua espulsione?






A seguito di una controversia legale sul controllo di una società produttrice di pannolini, il socio di Casciati si è rivolto all'allora Presidente della Repubblica, Leonel Fernandez, con una lettera aperta in cui vengono fatte e delle accuse e tante altre vengono insinuate, puntando con ogni probabilità allo sfruttamento di luoghi comuni che sussistono da sempre e in tutto il mondo nei confronti degli italiani.

Ecco la lettera di accusa:

ACCUSANO L'INVESTITORE CASCIATI DI CERCARE DI IMPADRONIRSI DEI BENI DI UN IMPRENDITORE CANADESE
Data: 3 gennaio 2011
L'imprenditore canadese Nabil Wahba ha accusato l'investitore italiano Armando Casciati di aver imbastito un piano per "allontanarlo dalla Repubblica Dominicana".
Wahba in un comunicato pubblico inviato al Presidente Leonel Fernández, spiega al mandatario il motivo per cui Casciati agisce contro di lui.
Wahba e Casciati intrattengono relazioni imprenditoriali attraverso una fabbrica di pannolini gestita da entrambi da circa sette anni nella provincia di Montecristi.
 Il testo integrale della lettera che l'imprenditore Wahba ha inviato al Presidente è il seguente:
Eccellentissimo signor Presidente della Repubblica
Dott. LEONEL FERNÁNDEZ REYNA
Palazzo della Presidenza della Repubblica
La sua immissione.
Signor Presidente,
il sottoscritto, NABIL WAHBA, di nazionalità canadese, domiciliato in Cabarete, Puerto Plata, da vent'anni, desidera con la presente denunciare a Lei pubblicamente quanto segue:
1.- Ho una lite legale con il signor ARMANDO CASCIATI, cittadino italiano residente in Sosúa Puerto Plata, in relazione alla gestione della fabbrica di pannolini monouso Diapers World Wide S.A., che si trova a Montecristi, e che rientra nella legge di incentivi alle zone di frontiera.
2.- Ogni lite legale genera controversie, tuttavia il signor ARMANDO CASCIATI, che è soccombente in tutte le istanze giudiziarie per  mancanza di argomenti giuridici validi, ha avviato una serie di attacchi illeciti contro di me, a tal punto che vedo a rischio la mia famiglia e i miei beni e mi trovo senza protezione e indifeso di fronte alle azioni gravi di cui sono stato vittima, come ad esempio quella della settimana scorsa quando sono stato arrestato alle otto (08) di sera, senza mandato giudiziario né alla presenza di un pubblico ministero, in una situazione di carenza assoluta dello stato di diritto, provocata da intrallazzatori che abusano del loro potere.
3.- Mi rivolgo a Lei signor Presidente, in quanto Lei garantisce il rispetto delle leggi e il giusto processo e faccio questa particolare denuncia, rivolta a Lei fondamentalmente perché la mia presenza in questo splendido Paese ha contribuito a generare posti di lavoro nella "Línea Noroeste" e a Puerto Plata e il meccanismo di produzione che opera nella zona costituisce una innovatrice risposta tecnologica per la produzione nazionale.
 Spero quindi che mi venga garantita la vita di fronte alle aggressioni del signor ARMANDO CASCIATI, che rendo  pubblicamente responsabile di qualsiasi attacco fisico o morale contro di me e mi rivolgo a Lei, signor Presidente, con la certezza che Lei sia in grado di controllare e neutralizzare i meccanismi ostili e illeciti che si utilizzano contro di me e di consentire che i tribunali della Repubblica, nella loro giurisdizione, agiscano nel rispetto della legge, attenendosi all'etica e al giusto processo.
Nella speranza di meritare la sua attenzione la ringrazio in anticipo del Suo interessamento, e le porgo i miei più distinti saluti,
NABIL WAHBA
Imprenditore
Puerto Plata-MONTECRISTI