Fonte: ANSA
«(Una folla silenziosa e composta ha dato questa mattina ad
Albissola Marina (Savona) l'ultimo saluto ad Alessandro Grandis, il 28enne
ligure trovato morto in un residence a Santo Domingo. Mentre in Repubblica Dominicana
proseguono le indagini (due le ipotesi sul tavolo, la caduta accidentale da un
terrazzo e l'omicidio), questa mattina il vescovo di Savona monsignor Calogero
Marino ha celebrato il funerale del giovane nella chiesa di Nostra Signora
della Concordia. Erano presenti, visibilmente commossi, la mamma Rosella, il
papà Pierfrancesco e il fratello Alberto, oltre ad altri parenti e a tanti
amici. "Una morte del genere, avvolta del mistero, non può che portarci
lontani dalla pace - ha detto durante l'omelia -. Elaborare una perdita così
richiederà molto tempo". All' uscita dalla chiesa il feretro è stato
portato dagli amici di Alessandro.»
Possiamo dire che l’industria turistica, di gran lunga la
più importante della Repubblica Dominicana con oltre 7 milioni di arrivi ogni
anno, non ci tiene a spendere qualche spicciolo per garantire la sicurezza dei
suoi clienti non solo all’interno delle aree “all inclusive”, magari
remunerando il personale di polizia adeguatamente e mantenendolo sempre
professionalmente aggiornato e con i migliori strumenti in dotazione?
E invece no. Non si investe, non si spende un centesimo.
Evidentemente non serve! Basta imporre la strategia “Zero omicidi”. Non costa niente
e il risultato non cambia: vene preservata l’immagine del paese dal punto di
vista turistico. Una maniera moderna di non fare accadere delle cose negative:
non parlarne!
Un turista viene trovato agonizzante e i primi “soccorsi”
sono arrivati due ore dopo: un medico legale e la polizia. Chi ha accertato il
decesso? È stato constatato a occhio? A che ora? Sarebbe stato possibile forse
prestargli i primi soccorsi, tenerlo in vita? Come sono arrivati gli inquirenti
alla conclusione poi modificata che si trattava di un suicidio?
Nelle zone turistiche non esistono gli omicidi perché i
media locali non ne parlano, nemmeno i blog. Tutti tacciono, lo impone la
ragion di stato? Il più delle volte si archivia il tutto come suicidio, a volte
dubbio, spesso assurdo.
Se invece si è in presenza di un omicidio evidente, un
silenzio totale lo avvolge. Ma quanti assassini sono a piede libero? E questa
situazione non finirà forse per ritorcersi come un boomerang contro questa
prosperosa, ma taccagna industria?
Nascondersi dietro a un dito può funzionare semmai per un
breve periodo…