La comunione
dei beni è la regola da queste parti come regime patrimoniale al momento di
contrarre matrimonio. Il regime di separazione dei beni può essere adottato, ma
richiede degli atti particolari e delle pubblicazioni precise. La precisione
nei Caraibi è merce molto rara per cui gli errori sono sempre all’ordine del
giorno. Basta una minima cosa e tutto svanisce nel nulla: all’improvviso si
scopre di essere sempre stati in un regime di comunione dei beni.
In questo
caso, tutto quanto realizzato in termini patrimoniali durante il matrimonio da
ciascuno dei coniugi è di proprietà al 50% anche dell’altro e si devono
eseguire vendite e trasferimenti perché tale quota equa venga raggiunta.
Sussistono
qui delle regolamentazioni molto diverse da quelle che noi italiani diamo per
scontate. Se per esempio il matrimonio viene contratto in Italia in regime di
separazione dei beni e poi l’atto di matrimonio viene trascritto nella
Repubblica Dominicana, è anche possibile che si pensi che tale regime persista.
Invece no, affinché questo sia valido anche qui, bisogna procedere secondo la
prassi abituale, formalmente non semplice e soggetta a errori. Quindi, esaminare tutto con la massima
attenzione e non fidarsi mai dei professionisti è una buona prassi. In caso del
riscontro di errori, fate semplicemente ripetere il tutto. E fatelo tante volte
quante servano perché si raggiunga l’obiettivo voluto. Non sarebbe una cattiva
idea affidare il controllo dell’esecuzione di questa pratica a uno dei nostri
connazionali che godono notoriamente della fiducia della comunità e che operano nel campo della consulenza legale.
Hotel dell'ex ministro Diandino Peña |
Ci sono cose
ancora che non rientrano nella nostra esperienza anche in
relazione alle proprietà immobiliari. Il fatto che una proprietà immobiliare
venga intestata a uno o all’altro dei coniugi in vigenza del legame matrimoniale
non ha alcuna importanza. Quel bene rientra comunque nella comunione dei beni
in assenza di un regime di separazione. E fin qui nulla di nuovo. Che la
proprietà sia intestata a entrambi i coniugi ha anche questo un’importanza
relativa e mi spiego: la divisione dei beni non viene stabilita dalla sentenza
di divorzio. Non vi si accenna nemmeno. Questa deve essere richiesta entro due
anni dalla pubblicazione della stessa. Dopo questo termine l’azione
di “partición” si prescrive e i beni rimangono indivisi. A questo punto risulta
oltremodo interessante conoscere le conseguenze di questo stato di non
divisione che ne deriva: “Ogni coniuge conserverà ciò che è in suo possesso”.
Questa affermazione è pienamente valida per i beni mobili ed è invece controversa
per i beni immobili. Ci sono delle sentenze della “Corte Suprema” che la
ritengono valida e sentenze che invece la considerano superata. Esiste comunque
una situazione di rischio.
Ecco perché
Raquel Pappaterra, l’oriunda di Santa Domenica Talao si è attivata subito per
rivendicare i beni appartenenti al regime di comunione matrimoniale e per
richiederne la divisione.
un’ingente
liquidità oppure la disponibilità a vendere una parte dei beni. L’alternativa sarebbe
una divisione bonaria che risulterebbe molto più economica. Peccato che gli
accordi amichevoli nelle procedure di divorzio non siano tanto frequenti.
Sposarsi sì, ma con giudizio... Basti pensare all’impatto del divorzio del figlio di Diandino Peña, l’ex
ministro dei trasporti dominicano, sulla situazione patrimoniale e sull’immagine
della sua famiglia.
Non ci si
sposa solo con il partner. Questo succede più spesso in
Italia. Qui il consorte si porta dietro tutta una serie di vincoli familiari, di
amicizie e di legami con ex che non si sono mai rassegnati alla parola fine di
una relazione passata, soprattutto quando il loro “rivale” è un cittadino
straniero.
Troppi
consigli, troppe aspettative di terzi, troppe pressioni! E l’amore un po’ alla
volta finisce, subentrando al suo posto l’interesse… Qui si suole dire che “l’interesse
e l’amore bisticciarono un giorno, e ad avere la meglio fu l’interesse”.
Se vedete
che la persona amata ha una personalità labile, indecisa e facilmente
influenzabile, dateci un taglio! Sposarla o sposarlo sarebbe un grosso errore!