Intanto si
continua a sbagliare su alcuni aspetti fondamentali per capire la dinamica dell’omicidio.
È, infatti, da escludere il suicidio e la caduta incidentale. Nella testa del
giovane c’era già una profonda ferita prima che il corpo precipitasse. La
posizione supina del corpo dimostra che è stato scaraventato da un’altezza di
cinque o sei metri in posizione orizzontale con le gambe in avanti. Proprio
come è stato ritrovato il cadavere. Non è caduto da un balcone, e mi sorprende
che si continui a insistere su questo, ma dal terrazzo che è circondato da un parapetto.
Il ragazzo è stato quindi aggredito alle spalle mentre stava telefonando, forse
tra le due e le tre del mattino, appoggiato al parapetto e guardando verso la
piscina. Aveva già indossato il pigiama. Successivamente è stato sollevato di
peso al di sopra del parapetto ed è stato scaraventato giù nella posizione in
cui è stato ritrovato. Per fare questo ci sono volute probabilmente due persone
oppure una persona abbastanza forte in grado di sollevare i 50 chili circa che
il ragazzo pesava. Alessandro non si è più mosso una volta finito sul
pavimento. Il suo corpo continuò a scivolare verso la piscina per forza di
inerzia. Nella scena finale le gambe erano penzoloni sull’acqua e c’era una
scia di sangue lunga 20 cm circa davanti alla testa.
La dinamica
dell’omicidio corrisponde a uno stile poco dominicano e denota una
determinazione fuori del comune. Si è indagato sul passato dell’uomo
quarantenne? Non è quindi polacco? È allora ucraino? La professionalità dell’omicida
è sicuramente superiore a quella degli inquirenti. La coppia non dovrebbe
essere a piede libero. Da noi si parla di possibilità di “inquinamento delle
prove”. Un concetto che da queste parti a quanto pare è sconosciuto. Intanto la
Procura di Savona ha aperto un fascicolo e i familiari del giovane intendono
presentare una denuncia presso la Procura di Roma.
Eleonora
Danieli: “
Sembra che
sia stato riaperto il caso del giovane morto a Santo Domingo dopo che la
polizia l’aveva archiviato come suicidio. La mamma che forse tra pochissimo
avremo al telefono ci dice che assolutamente non è così, che ci sono troppi
misteri su questa morte. Lei ci racconterà tutto quello che probabilmente
potrebbe essere accaduto quel giorno.
Perché si
parla di mistero? Come stanno procedendo le indagini? Che cosa è successo
esattamente? “
La madre: “Il
ragazzo si trovava a Punta Cana in un resort dove aveva affittato una camera e
dove si sarebbe trattenuto qualche giorno. Nella notte dopo che era da due
giorni lì a Punta Cana, durante la notte tra il 27 e il 28 è precipitato dal
secondo piano dal balcone e il corpo è stato trovato ai bordi della piscina
riverso in posizione supina. Diciamo che la posizione del corpo per come è
stato trovato non è compatibile con una precipitazione volontaria nel senso che
non si è buttato in avanti altrimenti sarebbe caduto prono. Inoltre il ragazzo
non aveva nessun motivo per fare questo gesto perché era molto sereno e molto
contento. Era alla conclusione di un lungo viaggio in Sudamerica che aveva
iniziato nel settembre del 2016. Viaggio che si doveva concludere il 15 maggio.
Aveva già il biglietto di rientro. Si era già messo in contatto con il fratello
perché lo andasse a prendere il giorno 15 alla Malpensa. Inoltre la notte
stessa lui aveva inviato delle foto a un suo amico molto scherzose, commentando
la spiaggia di Punta Cana e la sera aveva parlato al telefono con la sua
fidanzata argentina e questa lo aveva trovato molto contento.”
Eleonora Danieli:
“Abbiamo preparato una scheda che racconta un po' tutto quello che Lei adesso
ci sta testimoniando in diretta perché davvero non c'è solo un mistero. Ci sono
molte zone d'ombra in tutto quello che è accaduto a Suo figlio. Cercheremo di
capire adesso chi è sotto indagine.”
Giornalista:
“Alessandro 28 anni e tanti sogni. Una vita come quella di tanti altri ragazzi.
Molti amici tante passioni. Il suo profilo di Facebook è pieno di fotografie e
di ricordi di momenti incancellabili. Una persona serena e una grande passione
per i viaggi. Passione che l'ha spinto a partire in autunno alla scoperta
dell'America Latina. Sarebbe dovuto tornare in Italia tra un paio di settimane.
La sua vacanza però si interrompe il 27 aprile quando il suo corpo viene
ritrovato sul bordo della piscina di un residence di lusso a Santo Domingo. La
polizia locale parla subito di probabile suicidio. Secondo una prima ipotesi il
ragazzo si sarebbe lanciato dal balcone di una stanza del resort ma i segni sul
corpo di Alessandro fanno pensare ad altro. In primis viene analizzata la
posizione del corpo del giovane. Alessandro viene infatti trovato alle sette
del mattino a bordo piscina con i piedi penzoloni nell'acqua. La testa adagiata
sulla ferita ad impedire una copiosa perdita di sangue. Ma qualcosa non torna.
Se Alessandro si fosse lanciato dal balcone, il corpo non sarebbe arrivato così
lontano dalla parete, ma avrebbe assunto quella posizione qualora fosse stato
spinto. Dalle prime analisi, il corpo mostrerebbe anche una vistosa ferita.
Ferita che Alessandro aveva già quando è precipitato giù dal balcone. Nei
giorni scorsi sono state fermate due persone per essere ascoltate: un uomo
sulla quarantina originario dell'Est Europa è una ragazza di 25 anni di origini
polacche. Sono loro che ospitavano Alessandro in questo residence. La ragazza
avrebbe dichiarato che Alessandro si trovava in un profondo stato di
depressione e che poche ore prima della caduta avrebbe manifestato più volte la
voglia di gettarsi dal balcone. Né i familiari né gli inquirenti sembrano
credere a questa versione. Ma allora cosa è successo quella notte? C'era
qualcuno con Alessandro? Sappiamo che il ragazzo alle due di notte era ancora
vivo e che ha inviato un messaggio in dialetto savonese a un suo amico,
allegando anche una fotografia del posto e poi che cosa è successo?”
Giudice
Imposimato: “È un caso abbastanza semplice secondo me. Mi meraviglio che la
polizia dominicana abbia parlato di suicidio perché tutti gli elementi stanno a
indicare che si tratta di omicidio volontario. Ora questa è una certezza perché
la presenza del cellulare di questo Grandis nella piscina sta significare che
qualcuno ce l'ha messo lì, perché non può essere stato lui a mettercela, perché
uno si suicida e poi il cellulare va a passeggio da solo nella piscina? Poi ci
sono le tracce di sangue attorno nella piscina. Significa che lui è stato
scaraventato dal terzo piano di questo residence e ha cercato di salvarsi
perché non è morto subito. In terzo luogo non c'era nessuna ragione per fare
questo suicidio. Non c'era nessun motivo. Era un ragazzo tranquillo pieno di
vita. Aveva programmato di fare altri viaggi. Aveva un rapporto buono con la
fidanzata con la famiglia. Un'ultima cosa vorrei dire: siccome la polizia ha preso
la strada sbagliata vorrei suggerire alla famiglia di Alessandro di fare una
denuncia alla Procura di Roma perché la Procura di Roma può indagare su questa
vicenda in caso di inerzia da parte delle autorità dominicane. Questo è il mio
suggerimento.”
La madre: “Sappiamo,
mi dicevano che è stato aperto un fascicolo a Savona, ma certo seguiremo questa
strada. Al momento noi abbiamo dato un incarico a un avvocato locale di Santo
Domingo che ci ha accompagnato ieri dalla polizia e dal magistrato di Punta
Cana. Ci ha fatto parlare con loro e si è assunto l'incarico di seguire molto
da vicino le indagini.”
Riccardo
Signoretti: “Da quello che abbiamo sentito questo ragazzo di depresso non aveva
nulla. Era un farmacista che faceva progetti cercava location lì a Santo
Domingo per sviluppare la sua attività. Colpisce moltissimo la dichiarazione
della ragazza polacca che lo ospitava e comunque era con lui a Santo Domingo e
che diceva che Alessandro, depresso, gli aveva manifestato la volontà di farla
finita. Io credo che le indagini dovranno mirare proprio in quella direzione,
perché tutti i suoi amici, la famiglia, questo audio che abbiamo sentito ci
raccontano di un ragazzo che di depresso non aveva proprio nulla. Quindi
chiaramente oltre a quello che abbiamo sentito che il corpo non era nella posizione
per essere caduto dal secondo piano, insomma, non torna nulla e c'è bisogno che
le indagini non vengono archiviate e che si arrivi alla verità. Secondo me la
ragazza polacca può sciogliere il nodo.”
“