È arrivata l’ora,
a quanto pare, di sistemare per benino una volta per tutte i renitenti
all’iscrizione all’AIRE. Le multe sono salate, da 200 a 1000 euro l’anno per un
massimo di 5 anni, e indurrebbero chiunque non sia a posto a correre subito ai
ripari. L’accertamento dell’omissione spetta al comune, al quale sono anche
destinati gli importi incassati. Non si sa a chi spetti la determinazione dell’entità
della sanzione e a chi si debba rivolgere il connazionale per ricorrere
eventualmente contro la stessa. Se il comune incamera gli importi, esegue e
notifica l’accertamento, fissandone l’importo, siamo in presenza non solo di
uno stimolo alla “caccia” vera e propria dei renitenti ma anche di un palese
conflitto di interessi. Una misura “odiosa” che colpisce i “veri” emigranti,
quelli della nuova ondata alla ricerca di un posto all’estero per trovare un
lavoro che consenta di vivere (male) lavorando tanto e spendendo tutto per il
vitto e l’alloggio. E questo senza menzionare l’estensione della multa a tutti
i membri della famiglia, anche, quindi, dai figli minori.
Accertamento
peraltro non facile, comunque possibile, se pensiamo che fondi ci sono e,
quindi, eventuali informatori possono essere anche remunerati. E poi dove viene
notificato l’accertamento? La cosa più probabile è che scada senza che il
destinatario ne venga a conoscenza e che si passi subito ai pignoramenti. Del
resto, semmai l’accertamento arrivasse nelle mani del presunto renitente
all’iscrizione all’AIRE, questi difficilmente lo impugnerebbe perché chi lavora per sopravvivere non ha risparmi
per far fronte a spese legali. D’altra parte si sa che il legislatore ha stimolato
il comune a non avere riguardi.
Il legislatore ha
calcato la mano contro i “veri” emigranti e il governo ha fatto finta di
niente. E dei servizi consolari praticamente inesistenti non una parola…
Vedere anche:
https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2024/01/legge-di-bilancio-con-sorpresa-per-gli.html
https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2023/07/e-vero-che-da-noi-ci-sono-oltre-50000.html