Cerca nel blog

venerdì 2 giugno 2017

Ángel Rondón un faccendiere coi fiocchi, ha smistato centinaia di milioni di dollari di tangenti. Si parla anche di una società costituita nel 1977 insieme a un italiano.




Il faccendiere Àngel Ronón dal carcere di Ciudad Nueva fa rivelazioni ai giornalisti, contravvenendo così alle raccomandazioni dei suoi avvocati. L’uomo della valigetta, così lo chiamano. Tutti i soldi delle tangenti di Odebrecht sono finiti nelle sue mani e lui li ha smistati o se li è intascati. Personaggio chiave e per di più non appartenente al mondo politico. Odebrecht aveva stabilito per lui un compenso di 5 milioni di dollari l’anno. Gliene deve ancora 10. Una quisquilia!
Ángel Rondón è al centro di un giro di tangenti da capogiro: “92 milioni di dollari? Ma vogliamo scherzare su un volume di commesse di 6 mila milioni di dollari, 92 milioni sono soltanto l’1,5 per cento, una bazzecola, persino Balaguer parlava di una quota minima del dieci percento”. Comunque non entra nei dettagli, lascia le cose così come se l’allusione lanciata non fosse destinata ad avere alcun effetto. Non vuole “dare munizioni al nemico”, dice. Troppo furbo o troppo stupido, chissà, vedremo se sopravvive, perché sembra proprio adatto a fare una brutta fine. Intanto parla troppo e direttamente alla stampa.
Eravamo scandalizzati per 92 milioni e ora salta fuori che forse sono 600 milioni di dollari! Il movimento verde presto diventerà rosso incandescente e dovranno pure cambiare maglietta. Il faccendiere se la ride anche, dal suo soggiorno coatto nel palazzo di giustizia di Ciudad Nueva. Lo hanno messo al vertice di una rete di 40 società regolari e off-shore. Tutto falso, ma come fanno a inventarsi tante cose, dice. Al massimo saranno una decina e poi stanno indagando anche sulla prima impresa da lui fondata la Bici moto SA, che si dedicava all’importazione di pezzi di ricambio per motoveicoli. E il socio? Udite, udite, un italiano! Non ci poteva mancare. Siamo dappertutto come il prezzemolo, nel bene e nel male, peccato che non se ne conosca il nome. Una società innovativa al tempo della costituzione, il 1977, che ebbe anche tanto successo per cinque anni fino a quando incominciò ad essere scopiazzata come capita spesso da queste parti. Comunque Róndon cedette le sue quote nel 1990, ben 27 anni fa e ora gliela tirano fuori… Speriamo che non arrestino anche l’italiano se è ancora vivo… e se è ancora proprietario delle quote. Dobbiamo già portare le arance a Conrado Pittaluga, anche lui in soggiorno coatto in Ciudad Nueva! L’impegno incomincerebbe a diventare pesante!
Ángel Rondón esercita da sempre e con successo la professione di faccendiere, professione per il cui accesso non servono né titoli, né esami, faccendieri si nasce! Ma le cose buone non durano per sempre e tanto va la gatta al lardo che ci rimette lo zampino… Comunque il suo bel gruzzoletto da parte sicuramente ce l’ha. Teste di legno, come quelle di Diandino? Lui sostiene di no, che non si è mai avvalso di teste di legno, non è uno di quelli che ricorre a questi mezzucci. E va bene, gli crediamo, intanto vedremo come andrà a finire, siamo curiosi!