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venerdì 23 giugno 2017

Diciotto morti ammazzati e tutti quanti finiti in fosse, sacchi o abbandonati in boscaglie distanti dai centri abitati e ciò nel giro di poche settimane.




È la nuova tendenza del crimine organizzato e del killeraggio su commissione. Non c'è che dire, si va di male in peggio. E tutto questo lo si legge in un solo articolo comparso sul Listin Diario di oggi, il principale giornale della Repubblica Dominicana, del quale, tanto per dire, gli azionisti di maggioranza sono i nostri connazionali, gli oriundi italo-dominicani della famiglia Vicini.
Un articolo che fa accapponare la pelle. In fin dei conti si sapeva già che la Repubblica Dominicana è al quinto posto nel mondo per numero di omicidi ogni 100.000 abitanti. Con il tempo abbiamo capito anche che invece è al primo posto per la fornitura di dati farlocchi ai fini statistici. In effetti buona parte degli omicidi che si verificano ogni giorno non vengono segnalati. A fronte degli 80 omicidi ogni 100.000 abitanti, record assoluto dell'Honduras, la Repubblica Dominicana ne registrerebbe "soltanto" 25. In Italia con ndranghetta, mafia siciliana, camorra, Sacra Corona Unita, albanesi, rom, macedoni, jihadisti e chi più ne ha più ne metta si registra meno di un omicidio ogni 100.000 abitanti. Eppure abbiamo motivo di ritenere che sono molti di più di 25 e che probabilmente nella fornitura dei dati ai fini statistici si stia barando. L'avevamo capito questo per la crescita economica senza rivali in America Latina, per l'inflazione che viene dichiarata nell'ordine di meno del 3% annuo (e quando mai?). L'avevamo anche capito relativamente al numero di incidenti sulla strada, un cimitero che a metterci le croci sopra farebbe invidia a quello comunale di Santo Domingo. Ora tocca agli omicidi. Anche lì dobbiamo ricrederci. Del resto si sa che certe informazioni potrebbero alterare l'ordine pubblico e che è meglio non diffonderle perché se si venisse a conoscenza della vera entità degli omicidi che si verificano giorno dopo giorno molti non uscirebbero più da casa.
Gli ultimi due morti ammazzati finiti in un fosso sono olandesi. Si dice che probabilmente erano legati agli ambienti della droga. Certo, gli olandesi non hanno sicuramente una fama invidiabile. A gennaio invece è stato rinvenuto il cadavere di un cittadino tedesco sotterrato nel bagno di una casa, non sua, nella periferia di Santiago. Un uomo settantenne, ucciso dopo essere stato sequestrato dalla sua residenza Sosua, Puerto Plata.
Si deve dire che negli omicidi della criminalità organizzata e del killeraggio su commissione c’e una vistosa discriminazione etnica. Con gli italiani, infatti, si preferisce l’omicidio mascherato da suicidio e anche spesso mascherato molto male. Ma non importa, prima o poi ritorneremo ai vecchi tempi! E anche i nostri se del caso moriranno falciati da raffiche di mitra o accoltellati cento volte! Sempre meglio dell’onta di essere considerati suicidi!