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domenica 18 giugno 2017

Riapre l'ambasciata di Santo Domingo? No, l'ambasciata italiana di Santo Domingo è stata rimossa in data 31.12.2014. Ora viene aperta una nuova ambasciata.



La nuova ambasciata deve allacciare nuovi rapporti. È un'entità completamente diversa. Tant'è vero che nemmeno la circoscrizione sulla quale esercita la sua competenza è la stessa di prima. Ora questa si limita al territorio della Repubblica Dominicana e restano in essere ancora delle situazioni di conflitto con Panama. Per esempio Panama è competente dei visti richiesti a Santo Domingo. Più volte ha ripetuto nel suo ultimo discorso del 2 giugno l'incaricato d'affari, dott. Spadavecchia che la competenza di Panama sui visti di Santo Domingo sarebbe stata provvisoria. Per i latini in genere e quindi anche per gli italiani, "provvisorio" non vuol dire niente perché a volte nemmeno conoscendo la data si è certi che questa verrà rispettata, figuriamoci quando la data non c'è!
Ormai però siamo diventati sensibili a un aspetto che ci è stato ingiustamente rinfacciato. Si tratta delle entrate e delle uscite della nostra ambasciata. Sono cose che non intendiamo trascurare più.
La Farnesina ci ha tolto subito nel 2013 una fonte di entrata di 700.000 euro, giustificando la drastica misura con un colossale traffico di visti di cui a quattro anni di distanza non si è mai visto traccia, e poi ci ha rinfacciato che costavamo troppo e ci ha chiuso e dopo due anni senza ambasciata un suo funzionario di punta si vantava di aver risparmiato 300.000 euro. Ma adesso non intendo soffermarmi sull'analfabetismo contabile dei funzionari della Farnesina: se pensiamo che a stabilire che la nostra ambasciata costava troppo è stata una ministro degli esteri esperta in aborti e in siringhe sterili per drogati!
Ora siamo certi di una sola cosa: non rimarremo zitti quando ci verranno scippate le entrate della nostra ambasciata e pretenderemo di conoscere queste nel minimo dettaglio attraverso il CO.MI.TES. ad esempio.
Tornando alla nostra ambasciata, un'entità diversa da quella anteriore, ci auguriamo quindi che i visti rientrino presto nelle sue competenze e che venga abbandonato il ricorso all'esternalizzazione che si è dimostrato un totale fallimento. Peggio di così mai! Anche da quella attività la nostra ambasciata potrebbe realizzare grandi entrate fino a quando continuerà a persistere l'obbligo del visto Schengen per i cittadini dominicani e quindi per poco tempo ancora. E comunque si tratta pur sempre di un servizio che produce entrate che consentono di coprire le uscite soprattutto quelle a titolo di spese del personale.
Un altro aspetto importante è il riconoscimento da parte dell'ambasciata delle associazioni di italiani che operano nel territorio da tanti anni. Si tratta di relazioni importanti che fanno un po' da intermediarie tra la sede diplomatica è la comunità.
Un aspetto poi che comporta una maggiore celerità nell'espletamento di certe pratiche nonché entrate annuali nell'ordine di circa 200.000 euro è l'elenco dei traduttori ufficiali riconosciuti dall'ambasciata (traduttori giurati). Panama non si è avvalsa di questi traduttori qui nella Repubblica Dominicana. Qui si rivolgeva a traduttori giuridici, ma Panama si serve di una ventina di questi traduttori.
In proposito mi viene segnalato quanto segue: "Io mando a legalizzare le firme dei traduttori giuridici in Procura e Cancelleria (circa 40 al mese) costo 700 + 620 (1.320 pesos per ogni traduzione). Mi domando perché l'ambasciata non ripristina noi traduttori giurati, che tutti assieme potremmo portare da legalizzare 600 traduzioni al mese. A 1.300 ciascuna, per mettere un timbro sarebbe un introito di 780.000 pesos al mese. Evidentemente questo non interessa a chi di dovere. I traduttori non li paga l'ambasciata, pagherebbero solo un impiegato, che potrebbe costare 50.000 pesos al mese."
Evidentemente la situazione non dovrebbe rimanere così com'è. Fare un elenco di traduttori giurati riprendendo quei traduttori che hanno operato per anni in questa posizione consentirebbe delle maggiori entrate annuali per l'importo di circa 200.000 euro che attualmente vanno a finire nelle casse dello Stato Dominicano. Ci auguriamo che si operi anche in questo senso in modo da rendere economicamente più efficiente la nostra ambasciata. La necessità dei traduttori giuridici da parte di Panama era dovuta alla mancanza di una sede diplomatica. La situazione ora è cambiata e bisogna quindi adeguarsi.