Il
caso dell’albissolese Alessandro Grandis non convince, il corpo del giovane
farmacista era stato trovato senza vita a bordo della piscina del residence “La
Joya" del Cocotal, Bavaro. Le circostanze sono sospette: niente alcol,
niente sostanze stupefacenti, una donna potrebbe aver visto Grandis prima del
brutale impatto.
Gli
avvocati ingaggiati dalla famiglia Grandis, dopo essere stati alla Farnesina,
hanno fatto tradurre i documenti in italiano e li hanno portati in Procura a
Savona. Il dossier, dopo l’analisi del sostituto procuratore Vincenzo Carusi,
sarà trasferito alla Procura di Roma. Le carte registrano gli esiti
dell’autopsia e gli ultimi messaggi inviati da Alessandro agli amici.
Sembrerebbe tutto regolare, ma i genitori di Alessandro (la madre è medico legale)
hanno rilevato alcune incongruenze sulla ricostruzione e fanno appello alla
Farnesina per sollecitare le indagini della polizia locale, ora impegnata a
indagare su una fotografa Polacca forse implicata nella vicenda del 28enne.
Relativamente
ai lutti che hanno colpito recentemente la nostra comunità, il dott. Livio Spadavecchia
si esprime come segue nel suo discorso tenuto alla Casa de Italia venerdì
scorso in occasione della commemorazione della festa della Repubblica italiana:
"Voglio
segnalare nell'ambito dei servizi consolari un tema particolare e cioè una
fragilità e vulnerabilità che diversi individui italiani stanno manifestando e
che necessita di una gestione adeguata. Non mi riferisco soltanto ai casi di
morte omicidi suicidi o incidenti. Sono casi estremamente tristi e di sconforto
per i nostri fratelli gente di valore e che aveva una brillante professionalità
e però per diverse ragioni ha concluso qui la sua esperienza di vita. Lontano
dalla nostra Italia. Al riguardo voglio ringraziare le istituzioni dominicane per
la disponibilità a condividere ogni tipo di informazione e di procedura in atto
sui fatti con trasparenza sia con l'ambasciata che con le famiglie. Non so quanto tempo rimarrò ancora nel paese, ma spero che in un futuro vicino si discuta di una forma di meccanismo per aiutare i nostri connazionali, una forma per ascoltarli, criteri per valutare le loro richieste e meccanismi finanziari per fornire aiuto. Sin d'ora se ci sono istituzioni finanziarie o banche interessate in questi aiuti finanziari possiamo parlarne."
Con
queste parole il diplomatico fondamentalmente ha voluto ringraziare della
collaborazione le autorità di polizia dominicane in generale. Nel contempo egli
dimostra anche un suo orientamento personale secondo cui prevalentemente all'origine
di questi fatti ci sarebbero dei suicidi. Questa posizione del nostro
rappresentante non è condivisa dalla grande maggioranza della nostra comunità.
I tre decessi che ci hanno costernato recentemente: Fernando Ranni, Alessandro
Grandis e Mario Sesta hanno rivelato la tendenza della polizia dominicana a
chiudere i casi velocemente, bollandoli come suicidi. È per questo che il
capomissione si sofferma anche sui meccanismi di aiuto finanziario delle
persone in difficoltà. A quanto pare secondo il dott. Livio Spadavecchia alla
base dei decessi ci sarebbero sempre o nella maggior parte dei casi dei suicidi
legati a motivazioni economiche. Ci sembrano esagerati i ringraziamenti del
diplomatico alle autorità di polizia che hanno voluto sempre e di primo acchito
far passare tutti i decessi come suicidi, forzando situazioni che non ammettevano
assolutamente questa ipotesi. Ci auguriamo che la nostra ambasciata in futuro
si faccia rispettare e assuma un ruolo più efficace e deciso nella difesa
dell'incolumità dei nostri connazionali e dell'accertamento delle cause dei
loro decessi. Le gravissime carenze nello svolgimento delle indagini da parte
della polizia e nell'esecuzione delle autopsie sono all'ordine del giorno e non
ammettono ringraziamenti di sorta!