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martedì 20 giugno 2017

L'estrazione dell'oro alluvionale: un'esperienza che nella Repubblica Dominicana si può fare!




L'incessante ricerca dell'oro nel suolo isolano iniziò subito dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo nel 1492 e continua attualmente in numerosi fiumi che trascinano le ambite pepite.
L'estrazione dell'oro alluvionale dopo oltre cinque secoli persiste ancora nella Repubblica Dominicana.
Gli spagnoli scoprirono subito che i corsi d'acqua più ricchi del nobile metallo nascevano nella Cordigliera Centrale.
L'attività di lavaggio dell'oro è intensa a Miches, nel fiume Bao, nei pressi di Juncalito e Las Placetas, nei torrenti di Los Ramones e Jicomé, nella Cordigliera Centrale, e nel letto alto del fiume Haina.
Vicino ai lavatori sostano i compratori dell'oro. I prezzi sono quelli internazionali. Attualmente si aggirano sui 1.500 pesos al grammo.
Oggi poca gente sa o ricorda che estrarre oro con padelle (batea) era un'attività alla quale si dedicavano moltissime persone, quasi sempre donne, povere e non tanto povere, che conoscevano la tecnica e che si procuravano persino l'oro per i loro gioielli personali, ma che, soprattutto, apportavano risorse sostanziali al reddito familiare.
Decine di dominicani degli strati sociali meno abbienti si dedicano a lavare oro nel fiume Haina nei pressi di Los Montones a San Cristobal.
In questa zona si concentrano tra 60 e 70 persone ogni giorno per cercare i minuscoli tesori tra le pietre, il fango e la sabbia, dalle 8:00 del mattino alle 3:00 del pomeriggio, sotto il sole cocente.
La tecnica del lavaggio dell'oro alluvionale è la stessa che si usava cinquecento anni fa.
C'è gente che ricava dal fiume in media ogni giorno 1.500 pesos, l'equivalente a un grammo del metallo giallo. In una settimana, lavorando dal lunedì al sabato, i guadagni si aggirano sui 7.000 pesos.
C'è chi dice che fa questo mestiere perché non ha altro da fare. Vive di questa attività e lì nel fiume si riunisce quotidianamente con molti altri colleghi, tra i quali si instaura un ambiente di collaborazione e fratellanza.
Poche sono le donne che "lavano".Gli uomini hanno più forza per cercare il proprio oro. Fanno buche e muovono pietre.
Poi nelle vicinanze c'è chi è pronto a comprare l'oro estratto.
L'estrazione comunque si sviluppa nell'informalità di un piccolo commercio e le autorità non si immischiano. I lavatori sostengono che non vengono danneggiati i letti dei fiumi perché la sabbia e le pietre smosse restano lì.
Il lavaggio di oro è stato uno dei pilastri delle microeconomie locali in certe regioni del Paese nel corso dei secoli in tempi di maggiore povertà.
L'oro estratto dalle contadine dominicane durante i secoli XIX e XX ha funto per decenni da lubrificante principale dell'economia locale e regionale in molte parti del territorio nazionale.
Secondo testimonianze del passato nelle vicinanze dei fiumi dai quali si estrae l'oro la gente era pigra e imprevidente e quando avevano bisogno di qualcosa semplicemente correvano verso uno dei fiumi e lavavano oro a sufficienza e per un po' ci vivevano e poi ripetetevano questa operazione quando il bisogno si ripresentava. Polvere d'oro e pepite si trovavano anche  casualmente mentre si pescavano gamberetti o si lavava la biancheria