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martedì 27 giugno 2017

Migración ha licenziato 52 ispettori negli aeroporti per mancanze gravi. Il nuovo direttore, il tenente generale Máximo William Muñoz Delgado ne ha mandati via 52 e ne ha assunti 103.





Sono cose che capitano quando si cambia gestione. Se ne vanno via i vecchi e arrivano degli altri che sono in qualche modo vicini ai nuovi gestori. Più onesti gli uni degli altri? Niente affatto. Di onestà qui non si parla proprio. Lo stipendio è basso come al solito in quanto è compensato dalla possibilità di realizzare dei guadagni sottobanco. Sono posti ambiti che non durano a lungo e se fosse per lo stipendio soltanto, non interesserebbero a nessuno. Certo le indagini sono state fatte perché ci voleva pure una motivazione e questa era scontata come sarebbe scontata adesso se si facesse un'indagine sui neo assunti. Attenzione quindi, occhi aperti costantemente quando si passa per gli aeroporti. Meglio essere sempre in regola. Facile, facile incorrere in problemi. In fondo questi vengono favoriti perché sono fonte di guadagno per chi ci lavora: è un lavoro pagato male e per giunta di brevissima durata. Basta che subentri un altro direttore e si va tutti a casa per un motivo o per l'altro!
I licenziamenti hanno avuto luogo negli ultimi nove mesi. Migración ha informato che ha licenziato 52 ispettori dell'istituzione per la commissione di fatti contrari all'etica e ai regolamenti interni. L'informazione è stata resa pubblica attraverso un comunicato nel quale si spiega che gli ufficiali sono stati allontanati da quando la gestione è passata al tenente generale Máximo William Muñoz Delgado nell'agosto del 2016.
I supervisori e gli ispettori erano assegnati agli aeroporti Las Américas, Cibao, Gregorio Luperón, La Romana e Punta Cana. È stato reso noto inoltre che durante lo stesso periodo sono stati integrati all'istituzione 103 ispettori che sono stati assegnati ai diversi aeroporti e a posti di frontiera del paese.