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domenica 4 giugno 2017

Commemorazione del Giorno della Repubblica nella Casa de Italia il 2 giugno 2017. Era presente il viceministro Carlos Gabriel García. Il suo è stato un discorso che ci fa onore…




Il viceministro per le Comunità del Dominicano all'estero, Carlos Gabriel García era presente alla Casa de Italia il 2 giugno scorso all'evento commemorativo del Giorno della Repubblica. Sostituiva il ministro degli esteri Miguel Vargas Maldonado impegnato in una visita in Kazakistan. Miguel Vargas e Peggy Cabral, l'ambasciatrice dominicana a Roma hanno dimostrato di tenerci molto alle relazioni tra i due paesi. Il Viceministro García ha ribadito quanto siano profondi , antichi e significativi questi vincoli storici. Grazie viceministro! I circa 200 presenti queste cose le sapevano già, ma è comunque bello riascoltarle, soprattutto da una persona come Lei, che per la sua cultura ha saputo guadagnarsi la nostra simpatia. A chiudere l'ambasciata sono stati i burocrati ignoranti e prepotenti che per le vie più traverse si sono impossessati saldamente del nostro Ministero degli Affari Esteri. Noi sapremo difendere in futuro le nostre relazioni diplomatiche: noi, dominicani e italiani. I nostri rapporti non sono forzati, sono naturali e l'integrazione è costante ed evidente. Vogliamo che la comunità italo - dominicana cresca qui e in Italia. Se ne avvantaggeranno sicuramente entrambe le nazioni. Soprattutto la nostra, quella italiana, che si dice che stia invecchiando… Ma ecco il discorso del viceministro Carlos Gabriel García:
È per me un grandissimo onore rappresentare in questo solenne evento il ministro degli esteri Miguel Vargas Maldonado che non si trova qui presente perché aveva un impegno precedente nel Kazakistan, una visita ufficiale del nostro governo, ma ho la grande soddisfazione di riferire a voi che il ministro ha ricevuto con grande entusiasmo l' invito che gli è stato rivolto e che soltanto un impegno di quella natura avrebbe potuto impedirgli di essere insieme a voi in questa occasione. Ho accolto con piacere di sostituirlo qui perché sono stato sempre sedotto dalla storia e dalla grandezza del popolo italiano e non voglio qui esprimere soltanto una mia posizione prettamente personale e rispettare il protocollo di questo evento. Voglio invece dire che non c'è un'altra comunità nel territorio della Repubblica Dominicana che sia stata altrettanto influente nella nostra storia come la comunità italiana della Repubblica Dominicana.
Basta uno sguardo a uno qualunque degli aspetti fondamentali di questa società per sapere che l'impronta delle mani di qualche italiano era lì presente per portare avanti grandezza ed entusiasmo in qualunque attività da noi intrapresa nel corso del tempo.
Non si tratta soltanto di relazioni bilaterali di oltre centoventi anni. La profondità del sentimento e della storia che coinvolge le nostre nazioni supera questo spazio temporale. Facendo l' analisi della storia della Repubblica Dominicana, ho trovato l'Italia presente in tutti gli aspetti della nostra società: in quello commerciale, in quello accademico e culturale e, quando mi addentro nell' aspetto politico, mi rendo conto che persino la Presidenza della Repubblica è stata occupata da discendenti di italiani. Nell'anno 1884, il presidente della repubblica è stato Gregorio Billini che aveva ascendenza italiana. Una famiglia stabilitasi a Baní, una cittadina vicina a Santo Domingo, nel sud del nostro Paese. Ancora più vicino a noi nel tempo, abbiamo avuto un presidente della repubblica con ascendenza italiana che ha svolto il ruolo importante di trovare una possibilità di porre fine alla prima occupazione nordamericana a favore di uno spazio democratico. Il suo intervento ebbe la durata di due anni. Sto parlando di Vicini Burgos che fu presidente della Repubblica dal 1922 al 1924.
Siamo quindi in presenza di una comunità che noi consideriamo dominicana perché così ci sentiamo davanti a voi e così si sente la comunità dominicana che ha scelto l'Italia come sua destinazione. Non voglio soffermar mi su dettagli che voi conoscete come me ma questo sì, volevo manifestare la mia esperienza, il mio entusiasmo quando mi trovo davanti a una comunità laboriosa, esemplare come la comunità italiana nella Repubblica Dominicana. Con l'occasione vi ringrazio e ribadisco l'abbraccio fraterno del ministro degli esteri Miguel Vargas Maldonado