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giovedì 15 giugno 2017

Boca Chica al lume di candela. Una delle cittadine turistiche più importanti del paese in ginocchio per i black out. Ma la gente protesta e sembra proprio che faccia sul serio!






Vedere Boca Chica in queste condizioni, a lume di candela tutte le notti, è piuttosto triste. Una prestigiosa cittadina turistica, meta di numerosi turisti stranieri, un tempo in maggioranza europei, oggi anche provenienti dal Sudamerica. Uno dei luoghi turistici più importanti del paese, punto di raccolta di valuta estera destinata a impinguire le casse della banca centrale. Eppure viene trascurata! Paese che vai governo che trovi! Anzi Boca Chica si avvia verso una riduzione drastica della sua attività commerciale. Venticinque imprese sono già fallite in breve tempo. Come si fa a campare con black out di 24 ore che si ripetono di giorno in giorno? Con i generatori di corrente quasi tutti scoppiati. Si, perché c'è qualcuno che pensa che questi imprenditori della cittadina balneare non hanno generatori di corrente e inverter e li invita magari a comprarseli. Niente di più errato. Come fa un'impresa in questo paese a lavorare senza inverter e generatore di corrente? Ma con black out di 24 ore non c'è generatore che tenga. Come al solito la maggior parte dei generatori è di produzione cinese. Sono quelli che costano di meno, ma non reggono a un uso prolungato nel tempo. Del resto soltanto un generatore di un'imbarcazione potrebbe rimanere acceso illimitatamente. Ma quanto costa? E quanto si spende di benzina per tenerlo in funzionamento sempre?
Come si fa a gestire un'attività gastronomica o alberghiera senza corrente elettrica in una zona turistica così importante?
Eppure abbiamo un presidente che fa le visite a sorpresa! Si reca in campagna e visita comunità di contadini che con il loro lavoro di rilevanza sociale, non c'è che dire, alla fine dell'anno introitano qualche migliaio di pesos. E sì, perché si sa che con l'agricoltura ci guadagnano tutti tranne l'agricoltore. E magari alla fine della visita il presidente regala a una decina di loro 100.000 pesos. L'agricoltura è una voce importante che però non genera le divise e il reddito imponibile che genera una località turistica come Boca Chica. Ma il nostro presidente, molto bravo, d'accordo, viene elogiato per questo suo interessamento verso gli imprenditori di campagna e per le visite a sorpresa. E una località turistica come Boca Chica viene abbandonata a se stessa!
Le imprese devono per forza fallire. Se non riescono a vendere non riescono a pagare gli affitti, teniamo presente poi che le imposte qui si pagano anticipatamente per cui la loro sorte è segnata.
Non c'è che dire: l'assurdità regna sovrana dappertutto, non soltanto da noi in Italia, anche qui nella Repubblica Dominicana. Ma almeno qui la gente esce per la strada. Protesta. Da noi nemmeno quello! Ormai siamo un popolo moribondo. Incrociamo le dita allora per questa cittadina turistica tanto cara a noi italiani. A parte che ci vivono e lavorano tanti connazionali, è anche un punto di ritrovo il fine settimana per molti di noi che abitiamo a Santo Domingo. Ci andiamo al mare, mangiamo in qualche ristorante italiano. Non sono affatto cari, tenendo presente che sono sulla spiaggia. Ma chi ci va adesso a mangiare a Boca Chica? Sappiamo perfettamente che i ristoranti non hanno niente da vendere perché non riescono a conservare gli alimenti e poi la birra calda non piace a nessuno.
Comunque è già stata fissata una data: una sorta di ultimatum per la CDEEE. E non ha l'aria di essere un ultimatum tanto per dire…