Cerca nel blog

martedì 6 giugno 2017

Scandalo Odebrecht: un procuratore inesperto, cosa ci fa lì? Accuse impostate male che favoriscono gli imputati… E gli italiani? Nelle cose importanti da queste parti ci siamo sempre!




A questo punto sul caso Odebrecht molta gente si sta chiedendo il perché dell'atteggiamento erratico del procuratore Jean Alain Rodríguez
Per non fare una lunga la lista delle assurdità di cui si è reso protagonista, basterebbe menzionare che ha firmato un accordo di impunità con la multinazionale mafiosa affinché questa rivelasse i nomi delle persone che sono state corrotte in modo da consentirgli di procedere contro di loro penalmente. Ora che gli imputati sono stati sottoposti a giudizio, ci rendiamo conto che il procuratore nella sua voluminosa memoria di oltre 300 pagine per chiedere la coercizione dei 14 imputati, non presenta le prove, né gli importi percepiti dagli eventuali corrotti. Il procuratore ha dedicato cinque mesi a questa indagine per presentare un pasticcio pieno di errori di ogni tipo.
Il problema è che Jean Alain è un imputato.
Quale spiegazione logica può avere il fatto che Danilo Medina rimuova un procuratore sperimentato come Domínguez Brito e al suo posto nomini un cittadino senza esperienza in materia, proprio in un periodo in cui si sapeva che il caso di Odebrecht era in procinto di esplodere?
Perché un giovane imprenditore, avvocato, miliardario, apparentemente senza macchia a giudicare dal suo foglio di vita, dovrebbe accettare di addossarsi il gravoso compito di mettersi alla guida della procura in un momento in cui risulta evidente che ne uscirà, essendo benevoli, quanto meno mal concio?.
Le risposte a queste domande si trovano in una omissione intenzionale nel profilo del procuratore, che compare nella pagina web dell'ente che è ai vertici della magistratura inquirente della Repubblica Dominicana. http://www.pgr.gob.do/perfil-del-procurador-general/.
In questo curriculum si sottolineano l'impeccabile formazione accademica, la qualifica di avvocato e politico del nuovissimo procuratore, nonché la sua esperienza nella pubblica amministrazione in settori come Dogana, Turismo, Indotel e il CEI-RD, mentre si omette la sua attività principale che è quella di imprenditore nel settore della costruzione dove ha rivestito tra le altre la carica nel periodo 2007 - 2012 di vicepresidente esecutivo dell'impresa produttrice di cemento DOMICEN.
Casualmente, gli impianti della DOMICEN (cementificio italiano) ubicati in Palenque - San Cristobal saranno i destinatari di gran parte delle ceneri degli impianti di carbone di Punta Catalina. Queste ceneri verranno utilizzate per la produzione di materiali derivati della costruzione secondo quanto ammesso da Juan Vicini e da Rubén Bichara.
Jean Alain Rodríguez è socio dei Vicini, del gruppo italiano Financo, della famiglia Oller in DOMICEN ed essendo i Vicini "i proprietari" dei terreni sui quali si costruisce Punta Catalina, dove si intendeva costruire anche un altro impianto di carbone clandestino, non è difficile capire il rapporto esistente tra tutti questi imprenditori operanti nei settori della costruzione e dell'energia con Acero Estrella e Odebrecht e tutto l'intreccio di interessi economici e politici densamente aggrovigliati gli uni sugli altri.
Si può capire perché Jean Alain paventa come il diavolo l'acqua santa il tema delle sopravvalutazioni. Infatti, se si scoperchia quel pandemonio rimarrebbe a nudo l'esistente corruzione corporativa imprenditoriale mescolata alla criminalità politica e un ammasso di quotazioni alterate, contratti e subcontratti truccati, complicità incrociate, trasferimenti intenzionali, numerose società fantasma messe insieme per travasare denaro sporco e quant'altro.
Jean Alain Rodríguez in circa 15 anni ha rivestito cariche di terza categoria ad eccezione del suo passaggio per il CEI-RD (Centro di esportazione e di investimento), presenta nel 2016 una dichiarazione giurata per un valore di RD$224.2 milioni, somma che non può giustificare con i salari che ha maturato lavorando per la pubblica amministrazione. Con argomenti di questo tipo, ritengo che per buona parte dei 14 accusati, che il procuratore ha sottoposto a giudizio nel caso Odebrecht senza presentare delle prove concrete, in non pochi casi si cerchi di far cadere le accuse.
Il procuratore è un imputato. Se si è visto costretto ad accettare una posizione attualmente così complicata, è perché ha la necessità di proteggere la propria fortuna non resa trasparente, contribuendo affinché sopravvalutazioni di miliardi in Punta Catalina e in altre opere restino impunite.
Un professionista impeccabile, come si presenta nel suo profilo, non avrebbe avuto la necessità di addossarsi il gravoso compito che rappresenta oggi la procura della repubblica... A meno che non avesse interessi concreti da difendere da lì.
Continueremo a indagare. Il popolo si sta svegliando e non continueranno a prendersi gioco di noi.
(Autore: Héctor Turbi (attivista di Poder Ciudadano e di Marcha Verde)