Il giudice dell'unità di attenzione permanente del
distretto nazionale, Luis Borges Carreras, ha pronunciato tre mesi di arresto
preventivo, come misura di coercizione, contro un agente dell'Autorità
Metropolitana di trasporto (Amet) per aver minacciato e ferito un
automobilista.
La misura è stata inflitta a Felix Antonio
F'Oleo, caporale dell'AMET, accusato di tentato omicidio contro Manuel Alberto
Gómez Eduardo, di 23 anni.
Sebbene il fatto si fosse verificato nel
novembre dello scorso anno, la vittima ha presentato poca evoluzione nella
lesione che ha nella regione lombare, dice la Procura.
Il fatto è accaduto nel viale 27 de Febrero
angolo Duarte. Gómez Eduardo era alla guida di un veicolo, in compagnia di suo
zio quando è stato fermato dall'imputato e da un sergente dell'AMET.
Secondo il fascicolo, il giovane, al pari di
altri conducenti, stava ostacolando il traffico a causa del forte ingorgo
stradale, per cui l'imputato si avvicinò al veicolo colpendo violentemente con
la mano la porta del conducente e dicendogli: "guarda tu, fai retromarcia",
ciò che la vittima non poteva fare perché dietro di lui c'erano altri veicoli.
"Il giovane ha cercato di spiegare
all'imputato l'evidente situazione, ma questo ha proseguito nel suo
atteggiamento aggressivo intimandogli di spostarsi e mentre lo faceva estraeva
uno spray al peperoncino, agitandolo in tono minaccioso" ha spiegato il
magistrato inquirente Cleirys Polanco.
Secondo il rapporto, l'imputato chiese alla
vittima l'esibizione della patente di guida, ciò che la vittima si rifiutò di
fare, sostenendo che non aveva commesso alcuna infrazione e che si sarebbe
spostato se la situazione del traffico l'avesse reso possibile.
"Quando la vittima cercò di parcheggiare a
destra, a richiesta degli agenti, in modo non intenzionale salì sul
marciapiede, da dove scese immediatamente per ritornare sulla strada. Tanto
bastò perché l'agente dell'AMET sparasse un colpo nella parte posteriore del
veicolo, riuscendo a colpire nella regione lombare il conducente¨.
D'Oleo è stato recluso nel carcere di
operazioni speciali.