Una manifestazione con presenza fisica
degli elettori è un evento politico. Vale qualcosa?
E mi riferisco in particolare al #7A che si è
tenuto davanti a diverse sedi consolari delle Americhe, anche da noi qui a
Santo Domingo.
Notiamo che sono stati in tanti coloro che,
attaccati alle loro poltrone, hanno invitato gli italiani all’estero a non
partecipare al #7A. La loro valutazione partiva dal presupposto che questo raduno
organizzato di protesta favorisse soltanto il partito politico che lo stava
organizzando e cioè il MAIE.
Sicuramente il loro punto di vista è errato
e l’errore è mosso da mala fede. Innanzitutto si tratta di due cose non
confrontabili. Un evento con presenza fisica degli elettori, una manifestazione
reale di protesta è paragonabile solo a un altro evento della stessa natura.
Non puoi mettere insieme cose eterogenee.
Non ci poteva essere alcun nesso tra il #7A e le
elezioni del 2018. Il MAIE che ha organizzato l’evento non ha ipotecato con ciò
il voto degli elettori presenti fisicamente allo stesso. Questo è abbastanza
evidente. L’effetto della manifestazione è un risultato tangibile e reale. La
protesta non può non aver raggiunto la sede alla quale era destinata. I
funzionari che prendono le decisioni all’interno della Farnesina non possono
più nascondersi dietro a un dito. Sono stati sfidati. Devono uscire dalla loro
tana. Giustificarsi. Promettere. Adottare delle misure immediate.
Coloro che osteggiavano l’evento sono quelli
che fanno una politica a tavolino, attraverso le reti sociali. Soltanto parole
vuote! Non si recano sul posto. Non visitano i connazionali e non hanno una parola
di conforto nei loro confronti. Non risolvono nessuno dei loro problemi. Si
limitano a operare soltanto sulla tastiera e quindi vendono fumo! Non c'è, infatti,
nessun collegamento tra ciò che dicono e la realtà. Si tratta di parole che vorrebbero
diventare cose concrete, ma senza la lampada di Aladino ciò non è possibile…
Quindi ho sempre sostenuto di non discutere
con queste persone, di non controbatterle perché chi bazzica sul territorio non
può confrontarsi con chi è soltanto attaccato alla tastiera. Il MAIE dicono
loro ha fallito i loro obiettivi. Altra asserzione falsa e fuorviante!
Il MAIE ha lavorato intorno al suo programma
in tutti questi anni. Si è rafforzato, diffondendosi negli altri continenti e
presentandosi come forza politica alternativa per gli italiani residenti all’estero.
E in questo ha avuto grande successo. Il suo operato si è costellato di tanti
piccoli, ma significativi successi ogni volta che i parlamentari eletti nel
MAIE si sono presentati in qualche località remota del Sudamerica e del mondo
per ascoltare i connazionali, spendendo soldi di tasca loro.
E con le loro limitate risorse, in momenti
in cui non esistono più i rimborsi elettorali i nostri parlamentari del MAIE hanno
promosso un evento come il #7A che ha un valore concreto indiscusso ma
che non garantisce il voto a loro favore alle prossime elezioni politiche.
Il MAIE è quindi un partito politico mosso dal
solo interesse, che coincide con quello degli italiani residenti all'estero, di
continuare a essere italiani, pur risiedendo all’estero, di usufruire dei
servizi consolari garantiti dalla costituzione e tutto questo in tempi
accettabili.
Abbiamo visto all’evento il Cav. Paolo
Dussich, presidente del CO.MI.TES., da sempre impegnato disinteressatamente a
favore della nostra comunità, abbiamo visto il Cav. Angelo Viro, vice
presidente della Casa de Italia, membro del CO.MI.TES, che si è contraddistinto
per il suo appoggio alla comunità in tantissime occasioni e in modo commovente
quando consegnò al diplomatico dott. Livio Spadavecchia la bandiera italiana da
lui conservata in seguito alla chiusura della nostra ambasciata. Abbiamo visto il
Cav. Aldo Burzatta, grande protagonista della nostra comunità, anche lui
distintosi, e ne sono testimone, in azioni disinteressate a favore dei nostri
connazionali. Volete più testimonial di così? Bastano e avanzano! L’importanza
dell’evento ce la garantiscono loro. Al di là dell’esito elettorale, dell’espressione
di voto dei singoli, queste persone hanno abbracciato l’iniziativa del MAIE
perché l’hanno ritenuta valida per la nostra comunità.
Lasciate che chi spara bordate dalla sua
tastiera senza alzarsi mai per farsi una camminata in giro e per andare a
trovare gli italiani residenti all’estero dica quello che vuole! Tanto le cose
campate in arie non possono essere raffrontate con i fatti concreti.
Nel mio piccolo sono fiero di appartenere
al MAIE. Ho anch’io il mio territorio, il Distrito Nacional, e visito i
connazionali che vi risiedono. Mi conoscono già da anni, tanto meglio! Sanno
che se dico una cosa è perché ci credo. Come segretario dell’Associazione Friulana
sono fiero anche dell’adesione della stessa all’evento #7A.
Personalmente però, tornando sul valore
delle cose, devo dire che mi sono commosso per il dono ricevuto dal Cav. Aldo
Burzatta: uno spillo con la bandiera italiana. Gli ho detto che non ricordavo
di aver ricevuto un dono più prezioso. Colgo l’occasione per ringraziarlo
ancora.
Non dobbiamo temere di amare la nostra
patria. Questa sì che ha un valore immenso. Siamo fieri di essere italiani,
trasmettiamo ai nostri figli nati all’estero la nostra lingua e la nostra
cultura. Lottiamo per la nostra patria. Con il #7A lo abbiamo fatto!