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sabato 15 aprile 2017

Una denuncia fortemente calunniosa e assolutamente campata in aria è stata pubblicata su Facebook. La nostra comunità deve incominciare a farsi rispettare!




La recente denuncia di un connazionale ben noto alla nostra comunità e molto attivo nelle reti sociali è a tutti gli effetti un fulmine a ciel sereno. Il fatto che sia stata annunciata l'apertura dell'ambasciata e che i servizi consolari non vengano ancora erogati direttamente non viene digerito dai più. Fa andare poi su tutte le furie soprattutto il servizio del rilascio dei passaporti che in questa fase di transizione praticamente non esiste. Bisognerebbe recarsi per questo a Panama o in Italia. Il funzionario itinerante non ci fa più visita ed essendo la nostra una comunità molto numerosa le richieste di rilascio passaporti sono dell'ordine di 100 al mese per cui ci si può immaginare il disagio. Non è giustificabile però che si lancino accuse a sproposito soprattutto quando si è residenti da anni qui e quindi ogni esternazione verrebbe presa dai terzi non informati per oro colato. Ecco il testo della protesta del connazionale:
«Oggi mi sento di manifestare il mio grande disgusto nell’essere cittadino italiano residente all'estero. Da oramai tre mesi stiamo aspettando di espletare la normale pratica di rinnovo di due passaporti, quello di mia figlia e quello di mia moglie, e siamo arrivati alla conclusione che dovremo farlo andando in Italia a seguito della chiusura del consolato per MAFIA, qualcuno dice Spending Review ... La realtà è che un gruppo di associazioni di stampo mafioso ha usato la struttura del consolato per affari propri, il che è stato scoperto dall’omologo consolato spagnolo. Sto pensando di abbandonare l'iscrizione all'AIRE e di ritornare in Italia o emigrare negli USA.»
Il connazionale sostiene che la chiusura della nostra ambasciata abbia avuto luogo a seguito della scoperta dell’esistenza di un gruppo di associazioni di stampo mafioso che si avvaleva della struttura del consolato per portare a termine i propri affari.
Si tratta di un'affermazione molto grave soprattutto perché non supportata da niente. Più andiamo avanti e più si diffonde la tendenza, anche a seguito di una stampa e di una maniera di fare giornalismo superficiali, a fare denunce senza alcun supporto probatorio di sorta.
Non esiste nessun elemento concreto che possa dimostrare senza ombra di dubbio che la nostra ambasciata sia stata chiusa per il traffico dei visti. Passare dal traffico dei visti poi all'affermazione che esistono delle associazioni mafiose in questo paese è gravissimo e rilevante dal punto di vista penale. Una persona adulta e in grado di intendere e di volere non dovrebbe mai fare un’accusa pubblica di mafia senza essere in grado di dimostrarla, e se la fa, questa persona dovrebbe attenersi alle conseguenze. In realtà con queste esternazioni si vuole solo infangare la nostra comunità.
Quale sarebbe stato l'obiettivo di questo gruppo di associazioni mafiose? Portare in Italia qualcuno? Qualche colombiano qualche peruviano o dominicano malavitoso o delle prostitute?
Teniamo presente che anche se si fosse voluto introdurre in Italia dei cittadini di quelle nazioni o dei delinquenti della nazione che ci ospita, l’Italia non avrebbe mai corso in ogni caso i rischi che sta correndo adesso con questa invasione di clandestini islamisti, che vengono traghettati in Italia con i mezzi dello stato e alloggiati e mantenuti senza badare a spese. E tra questi arrivano anche dei veri e propri terroristi disposti a fare i kamikaze in mezzo alla folla in qualunque momento.
Sembra ridicolo il riferimento all’esistenza di un gruppo di associazioni mafiose alla luce di ciò che sta accadendo in Italia adesso e anche in considerazione del fatto che colombiani e peruviani ad es. possono accedere ormai da oltre un anno liberamente in Italia senza bisogno di visto. E allora com’è possibile che lo spazio Schengen abbia rimosso per questi soggetti il requisito del visto?
Non si capisce nemmeno come sia possibile che centinaia di persone abbiano versato migliaia di euro per andare in Italia. Come pensavano di recuperare i soldi investiti? Senza residenza, senza un lavoro, in un mercato saturo di prostitute, di spacciatori, di criminali di tutti i tipi, armati fino ai denti…
La malafede di chi fa la denuncia è evidente. Sia ben chiaro, la nostra comunità non starà con le mani in mano. Di fronte a queste esternazioni campate in aria e fortemente calunniose sapremo reagire perché è ora di finirla. Vogliamo essere rispettati e questo è un avvertimento non soltanto ai singoli, ma anche ai giornali on-line che spesso e volentieri pubblicano qualche articolo dove si dà per scontato, ricalcando un luogo comune diffuso, che la comunità italiana della Repubblica Dominicana brulica di latitanti e che siamo gente in genere molto propensa alla delinquenza.