Non sempre la stampa locale è reticente
quando si tratta di notizie che riguardano gli stranieri. Il giornale El
Nacional di ieri riferisce con dovizia di particolari dell’arresto di un
tedesco a Puerto Plata. Stranamente non si sbaglia niente, né nome né cognome né
cittadinanza.
Il tedesco 58enne Norbert Schwab è stato
arrestato per tentata rapina. Ha puntato una pistola giocattolo di plastica
agli impiegati di un’agenzia di cambio di Cabarete, chiedendo la consegna del
denaro. Tutto appare filmato dalla telecamera di sicurezza. Gli impiegati non
gli hanno dato niente, anche perché devono essersi accorti che si trattava di
un turista balordo. Ci vuole poco! E la pistola verde non li deve aver
impensierito più di tanto. Insomma il teutonico quasi sessantenne evidentemente
fuori di testa, davanti al rifiuto delle “vittime” ha fatto retro march, ma si
è ritrovato con la porta chiusa dal sistema di sicurezza. Mi sembra di
ascoltare l’imprecazione di rito “Scheisse” (merda). La polizia lo ha arrestato
quindi senza problemi. Ecco gli oggetti che gli sono stati trovati addosso o
nel suo zainetto nero marca Nike: un cellulare Black Barry nero, un paio di
jeans blu, quattro occhiali da sole e una pistola plastica verde dentro una
calza nera.
Oltre che fuori di testa, evidentemente si
trattava di un poveraccio o come si suol dire ora di uno “sfigato”. Infatti, ha
dichiarato di attraversare un momento economica difficile e di essere senza
lavoro. Peccato che in Germania tutte queste cose si sarebbero risolte
facilmente.
Comunque Norbert Schwab deve solo
ringraziare Iddio di non essere italiano! La sua ambasciata c’è, è pienamente
operative e quindi non lo lasceranno abbandonato a se stesso. La giustizia
dominicana sarà sicuramente inflessibile. Come potrebbe essere altrimenti! Agli
stranieri si applica tutto il rigore della legge. Dappertutto, non solo qui,
con la sola eccezione dell’Italia.
Per gli altri episodi recenti che
riguardano stranieri, sui particolari dei loro decessi non c’è nessuna novità. Sul
caso Fernando Ranni nulla è trapelato dell’autopsia. L’evidente omicidio non è
stato confermato. Tutto è rimasto allo stesso punto, nessuna pubblicazione
nemmeno da parte della stampa italiana. Se qualcuno a Boca Chica ne sa qualcosa
tipo arrivi dei parenti, ritiro del cadavere, sepoltura ecc. me lo faccia
sapere. Gli sarò grato anche a nome di tutta la comunità.
Nemmeno dell’omicidio dello svizzero, che
ha attirato la nostra attenzione in quanto si parlò sin dall’inizio di un
italiano, si è saputo più niente. La notizia non è mai pervenuta alla stampa
svizzera in quanto insabbiata sin dall’inizio. I giornali locali di portata
nazionale hanno sbagliato la nazionalità della vittima e il nome della località
e non sono mai più tornati sull’argomento. Si trattava di una persona che operava
nella zona da oltre 20 anni come operatore turistico ed era molto conosciuta. La
notizia ha preso corpo solo a seguito di una mia ricerca e della collaborazione
di una lettrice che conosceva la vittima. Ed è attraverso il mio articolo che
la stampa tedesca locale è venuta a conoscenza del fatto, arrivando alla stessa
conclusione cui ero arrivato io: niente che possa danneggiare l’industria
turistica locale o l'ingresso di investitori stranieri nel paese viene trattato
dalla grande stampa locale.
Io andrei oltre e direi che attualmente esiste
una situazione di controllo totale della stampa a tutti livelli. Non soltanto a
quello dell’industria turistica.
Qualcosa sta bollendo in pentola. L'imperversare
della delinquenza è una punta dell’iceberg, a noi vecchi fa pensare a una
strategia della tensione perché l’abbiamo vissuta in Italia, e poi ci sono
queste marce di protesta con migliaia di persone che manifestano pacificamente.
E la stampa resta sempre un po’ alla larga…
Probabilmente è il caso di suggerire alla
comunità italiana di Santo Domingo di essere molto prudente in occasione dei
festeggiamenti di questa settimana santa.