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giovedì 27 aprile 2017

Il ministro degli interni sostiene che il "Movimento Verde" viene manipolato per attuare nel paese un piano di destabilizzazione




Sicuramente le marce del Movimento Verde, che si vedono dappertutto nel Paese, affollattissime e praticamente silenziose, con tanto di magliette verdi e con il sostegno esplicito della chiesa cattolica, danno la sensazione che si tratti di prove generali di una scena futura di ribellione popolare senza precedenti. C'è poi il nuovo codice della strada con forte impatto sulla vita pubblica nelle strade, un posto di tutto riguardo e non solo per il transito di veicoli e pedoni, ma anche per la rilevanza ai fini della produzione di reddito informale e non per dominicani e stranieri. Che sia quella la goccia che farà traboccare il vaso? Oppure la scintilla che farà scoppiare una situazione già esplosiva? Chissà!
Fonte: Diario Libre
Il ministro degli Interni e ha rivelato che lunedì scorso dei settori, che utilizzano come pretesto la lotta alla corruzione e all'impunità, hanno iniziato a mettere in atto un piano per destabilizzare il governo.
"Siamo consapevoli delle loro mosse destabilizzanti nell'esercizio di una folle avventura collettiva, pianificata per interrompere il processo democratico", ha detto Carlos Amarante Baret, facendo riferimento a quei settori che secondo lui si nascondono dietro al Movimento Verde, che ha fatto diverse marce richiedenti la fine dell'impunità.
Il funzionario denuncia presunti piani di destabilizzazione in un comunicato stampa che non apporta prove.
Riferisce che questi settori, sconfitti dal voto popolare del 15 maggio 2016, "hanno falsato il Movimento Verde, del quale si sono appropriati, inducendo i loro militanti a marciare contro il governo e incoraggiando i gruppi più radicali a prendere il controllo della situazione e a minacciare l'ordine democratico e i funzionari del governo, affermando che "le mobilitazioni verdi potrebbero diventare ribelli e trasformarsi in un'inattesa catastrofe."
"Frustrati dal progresso irreversibile raggiunto, dalla stabilità economica, da nuove infrastrutture e da politiche di inclusione sociale attuate dai governi del PLD, ricorrono a piani avventurosi, prevedendo di ottenere attraverso l'agitazione popolare ciò che la gente negò loro alle urne."
Ha riferito che la gente non può dimenticare con quanta fatica è stata superata la destabilizzazione finanziaria e bancaria del 2003, che generò un milione di poveri. Soltanto lo scorso anno, il paese ha risalito la china ritornato ai livelli di povertà e indigenza del 2002.
"Cosa vogliono raggiungere con la destabilizzazione in atto? Che l'economia vada in crisi? Che si smetta di generare più di 120 mila posti di lavoro all'anno? Che si arrestino i progressi nel campo dell'istruzione, della sanità e del sostegno alla piccola impresa?"Queste sono le domande che si pone Amarante Baret.
Il ministro degli interni si chiede anche se quei settori che cercano di destabilizzare il governo puntano a far crollare le visite a sorpresa effettuate dal Presidente Medina per favorire gli agricoltori o desiderano che il ceto medio smetta di espandersi.
"Sono ancora in tempo per riflettere e per abbandonare i loro piani di destabilizzazione della nazione, che non ha altro obiettivo che portare al caos, all'anarchia e al disordine, da cui non verrà fuori niente di buono per il paese. Il governo ha il dovere di preservare la pace e l'ordine democratico nella Repubblica Dominicana ".