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martedì 4 aprile 2017

ITALIANO DECEDUTO A BOCA CHICA, LE INDAGINI PROSEGUONO, IL CAV. PAOLO DUSSICH, PRESIDENTE DEL CO.MI.TES È DA IERI NOTTE SUL POSTO. C’È QUALCHE NOVITÀ ANCHE DALL’ITALIA




La stampa dominicana continua ad essere reticente. Non così la stampa italiana e di notizie ci sono arrivate e clamorose non solo dall’Italia, ma anche da Boca Chica e da fonte italiana, tutta nostra! Sì perché come al solito il Cav. Paolo Dussich presidente del CO.MI.TES. è sul posto per collaborare al chiarire questa strana vicenda a tutela degli interessi della nostra comunità.
Paolo Dussich da Boca Chica si è comunicato con me, dopo aver letto il mio articolo di ieri per avvertirmi di sospendere le pubblicazioni perché si stava indagando. Il messaggio di oggi è stato invece il seguente: “Come ti dicevo ieri la questione Ranni ha dell’incredibile, speriamo che gli investigatori facciano del loro meglio… Stiamo a vedere se con qualche italiano riusciremo a far luce. Ci sono begli indizi… Vediamo solo come si riesce a farli incastrare”.
Ecco invece le novità dall’Italia: Fonte Rete8.it
La morte del Prof ai Caraibi: lividi sul corpo di Fernando Ranni, quanto basta per indurre i familiari a non credere al suicidio dell’insegnante teatino in pensione.
In attesa degli esiti dell’autopsia condotta dalle autorità locali alla presenza di rappresentanti provenienti dalla Farnesina, s’insinua sempre di più il sospetto che Fernando Ranni, professore di matematica in pensione, non si sia tolto la vita nel piccolo appartamento del condominio al quartiere di Conde a Boca Chica di Santo Domingo. In realtà i suoi familiari, in particolare la sorella, la prima a ricevere la triste notizia, non ci hanno mai creduto, anche perchè in questi giorni Ranni sarebbe dovuto rientrare in Italia, aveva già comprato il biglietto aereo ed era felice di tornare a vivere nella sua Chieti dove aveva acquistato un piccolo appartamento in Via Papa Giovanni, vicino alle Terme Romane. A confermare questa tragica ipotesi le foto inviate ai parenti da una sua amica avvocato di Santo Domingo che ritraggono alcune tumefazioni sul corpo. Non si esclude che il laccio stretto al collo e legato alla maniglia della porta possa essere una messa in scena. Sulle indagini vige il più stretto riserbo e non é tra l’altro facile, vista la lunga distanza, reperire informazioni dettagliate. La sorella di Ranni in questi giorni é in Toscana dal figlio, ma presto potrebbe prendere il volo per i Caraibi. Ranni si era trasferito a Santo Domingo diversi anni fa dopo aver terminato la sua attività d’insegnante, era molto conosciuto a Chieti, in particolare al Liceo Masci dove aveva lavorato per tanti anni, aveva provato anche ad avviare un’attività d’imprenditore acquistando un ristorante a Montesilvano, poi il viaggio oltre oceano, a Santo Domingo dove era giunto per dare una mano come contabile ad un amico albergatore italiano, ma la nostalgia di casa era tanta, da qui la decisione di tornarsene nella sua Chieti. Dunque nessuna ragione per togliersi la vita, ora spetterà alle Autorità Locali fare luce su questo terribile mistero.