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giovedì 20 aprile 2017

L’OMERTÀ PUÒ ESSERE MOTIVO DI VANTO? SEMBREREBBE DI SÌ…




Succede talvolta di imbattersi con qualcuno che si vanta sproloquiando di quello di cui nessuno dovrebbe vantarsi. Un politico al 100% definitosi tale lui stesso, avendo la doppia cittadinanza milita in partiti politici italiani e dominicani. Lo si conosce da vecchia data. È sempre presente nelle reti sociali. Recentemente ha accusato la comunità italiana di Santo Domingo di albergare nel suo seno delle associazioni mafiose, il che sarebbe stato secondo lui all’origine della chiusura della nostra sede diplomatica. Un'accusa grave che doveva necessariamente provocare delle reazioni, in quanto assolutamente falsa, non corroborata da nessuna prova e per giunta proveniente da una persona attiva all’interno della comunità.
Stranamente a reagire sono stato solo io. Gli ho fatto in particolare presente che se era così ben informato e sicuro del fatto suo perché a suo tempo non ha sporto denuncia? Lo fa adesso dopo diversi anni e lo rinfaccia alla comunità? Non ho mai fatto il suo nome nel mio articolo. Certo, coloro che avevano letto il suo post sapevano di chi si trattava. Comunque in modo spavaldo e quasi sfidante questo connazionale, inserendo un commento, si è identificato come l'autore di questa denuncia di esistenza a Santo Domingo di associazioni mafiose, non una sola, ma tante. Il mio ragionamento è stato il seguente: un personaggio in vista, che fa politica da sempre e che è sicuramente in grado di fare una denuncia, esponendo i fatti di cui è a conoscenza, perché non è l’ultimo arrivato, e che sa come farla questa denuncia e a chi rivolgersi, perché ha omesso di farla? Forse per omertà?. Ma a quanto pare secondo questo connazionale, un politico al 100%, l’omertà è qualcosa di cui ci si può vantare e poi rappresenterebbe una caratteristica del popolo calabrese. Spero che i miei amici calabresi non me ne vogliano per questo! Così si è espresso questo signore, anzi riscrivo di seguito le sue parole testuali a scanso si equivoci: “Come le ho già detto non ho mai denunciato alcuna persona nella mia vita, ricorrere a questo tipo di atti nella mia cultura calabrese è uguale a essere infame!”
L’omertà invece è di fatto collusione con la mafia. Comunque le accuse di questo connazionale sono manifestamente false. Ha voluto semplicemente buttare un sasso nello stagno per far gridare allo scandalo i più, e sa di farlo in un ambiente propenso anche a credergli. Un modo moderno di fare politica: colpi di scena, menzogne, accuse false, provocazioni, ecc.
Il suo riconoscimento e la sua giustificazione dell’omertà rappresenta però qualcosa che fa pensare. Eppure questo connazionale milita o millanta di militare in un partito che tutte queste cose le sta combattendo con forza e che intende rinnovare eticamente l’Italia.
Sarebbe bene che i suoi presunti colleghi di partito, se tali in effetti fossero, il che è dubbio, riflettessero su questa condotta e, quanto meno, lo richiamassero all’ordine. Non mi sembra che al riguardo si possa chiudere un occhio. Anche se con questo non mi voglio intromettere nelle decisioni di nessuno.