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mercoledì 5 aprile 2017

UNA MEDICINA FORENSE ASSOLUTAMENTE INATTENDIBILE APRE SPIRAGLI INATTESI AL DELITTO PERFETTO. L’IMPORTANTE È SAPERLO!





Qualche volta nella vita ci si è confrontati con la possibilità dell’esistenza del delitto perfetto. Soprattutto dopo aver letto un giallo o visto qualche film poliziesco: il tenente Colombo, ve lo ricordate, oppure l’ispettore Derrick…
Per quel che riguarda l'omicidio, il delitto perfetto è inscenare dopo il misfatto un suicidio. Novanta volte su 100 l’omicida la fa franca. Il perché è abbastanza semplice da spiegare: gli attori chiamati a dare un responso sulla natura del decesso, tutti senza eccezione vogliono evitare rogne, si sentono sempre mal pagati, se ne fregano dei motivi etici che indurrebbero i veri professionisti alla ricerca della verità. Chi glielo fa fare?
Questa è la tendenza, poi magari ci sono situazioni che non lasciano margine di manovra perché evidenti, tipo uno a cui viene sparata una raffica di mitra, ma anche lì, chissà, in fondo non è tanto lontano nel tempo un “suicidio” balzato alla cronaca dei giornali in cui la persona suicidatasi si sarebbe sparata cinque colpi di pistola!
In genere però davanti a un quadro che entro una certa percentuale può giustificare il responso del suicidio ( 20%?) ecco che l'omicidio diventa inappellabilmente suicidio. Questo succede dappertutto, anche in Italia, in misura minore certamente, ma questa è la tendenza. Figuriamoci poi in un posto dove le forze dell’ordine sono mal pagate per davvero, i medici forensi pure e sono in numero ridottissimo, pieni di lavoro e carenti degli strumenti, del personale e del materiale necessario per fare le cose a regola d’arte. Ventisei medici forensi per una popolazione di circa 10 milioni di abitanti e per di più pagati una miseria... Non c’è da stupirsi che non vogliano impicciarsi più di tanto… Nel mio piccolo li giustifico pure e poi magari, andando a fondo, potrebbero anche rischiare, chissà. I sicari sono a disposizione con tariffe bassissime. Quindi, acqua in bocca se vedi qualcosa di strano! Anche qui, soprattutto qui, vige questa regola.
Il tema però ha dei risvolti che vanno al di là dei suicidi che tali non sembrerebbero. Siamo in presenza di un pilastro che ci crolla davanti: la medicina forense da queste parti è assolutamente inattendibile! E allora c’è da stare bene attenti! Chi ti fa da mangiare? Chi ti prepara il caffè?
Certo un avvelenamento da cianuro con forti dolori stomacali e schiuma nella bocca del cadavere potrebbe anche destare qualche sospetto, ma un avvelenamento protratto nel tempo, magari di quelli che provocano emorragie, oppure una medicina potente che ti provoca l’infarto… Non è che siano cose poi di cui da queste parti non si senta parlare più di qualche volta.
Senza medicina forense si aprono tante strade, tanti spiragli per chi vuole fare il delitto perfetto. L’importante è saperlo. Il movente? Il più delle volte, i risparmi della vittima!