Nonostante le continue morti violente, nella Repubblica Dominicana
ci sono soltanto 26 medici forensi, ciò che equivale a uno per ogni sei comuni,
d'accordo con l'Istituto nazionale di Scienze forensi (Inacif).
La situazione in cui vengono gestiti i corpi delle persone decedute è precaria. Le istituzioni, le risorse umane e gli strumenti di lavoro sono carenti rispetto alle esigenze del paese.
Si ritiene che il problema della Repubblica Dominicana è che "i morti non votano".
Se i voti fossero in gioco la situazione sarebbe diversa.
Sono decine le storie di deceduti lasciati per ore nel luogo dove muoiono o vengono uccisi, a causa dell'assenza di un medico legale.
Un tassista ha raccontato che un suo conoscente è morto durante la notte nella sua abitazione. Nel constatare che non si alzava per recarsi al lavoro, la moglie e i figli si resero conto del suo decesso alle ore 8:00 circa del mattino. Il tassista riferisce che: "I medici legali sono arrivati alle ore 2:00 del pomeriggio. C'era una sola autovettura, non era un'ambulanza, era un minibus, che sorprendentemente per loro (la famiglia della vittima) trasportava già un altro morto."
I familiari del defunto in questo caso non hanno dovuto effettuare pagamenti in quanto hanno ricevuto il servizio grazie al rapporto con una parlamentare che li ha affiancati nella vicenda.
Bisognerebbe investire per dare dignità alla professione e far sì che nuovi medici siano indotti a studiarla, ma dovrebbe essere anche aumentato lo stipendio dei medici legali, che si aggira attualmente sui RD$ 30.000 al mese.
Un'autopsia, in genere, dura tre ore, tuttavia, spesso la durata è maggiore a seguito dell'eccessivo carico di lavoro.
Si deve dire inoltre che i responsabili degli obitori chiedono denaro ai familiari per riconsegnare i corpi dei loro defunti.
Qualche anno fa accadde che la
sorella di un rapinatore ucciso dalla polizia di fronte alla richiesta di RD$ 20.000
per la consegna del cadavere del suo familiare decise di "rubarlo". E
molti si ricorderanno ancora del ciclomotore che sfrecciava di notte per
Santiago de los Caballeros con il conducente, il cadavere rigido di traverso e
la sorella dietro.La situazione in cui vengono gestiti i corpi delle persone decedute è precaria. Le istituzioni, le risorse umane e gli strumenti di lavoro sono carenti rispetto alle esigenze del paese.
Si ritiene che il problema della Repubblica Dominicana è che "i morti non votano".
Se i voti fossero in gioco la situazione sarebbe diversa.
Sono decine le storie di deceduti lasciati per ore nel luogo dove muoiono o vengono uccisi, a causa dell'assenza di un medico legale.
Un tassista ha raccontato che un suo conoscente è morto durante la notte nella sua abitazione. Nel constatare che non si alzava per recarsi al lavoro, la moglie e i figli si resero conto del suo decesso alle ore 8:00 circa del mattino. Il tassista riferisce che: "I medici legali sono arrivati alle ore 2:00 del pomeriggio. C'era una sola autovettura, non era un'ambulanza, era un minibus, che sorprendentemente per loro (la famiglia della vittima) trasportava già un altro morto."
I familiari del defunto in questo caso non hanno dovuto effettuare pagamenti in quanto hanno ricevuto il servizio grazie al rapporto con una parlamentare che li ha affiancati nella vicenda.
Bisognerebbe investire per dare dignità alla professione e far sì che nuovi medici siano indotti a studiarla, ma dovrebbe essere anche aumentato lo stipendio dei medici legali, che si aggira attualmente sui RD$ 30.000 al mese.
Un'autopsia, in genere, dura tre ore, tuttavia, spesso la durata è maggiore a seguito dell'eccessivo carico di lavoro.
Si deve dire inoltre che i responsabili degli obitori chiedono denaro ai familiari per riconsegnare i corpi dei loro defunti.
Quella delle richieste di denaro per la consegna dei corpi sottoposti ad autopsia è un'impalcatura molto complessa composta da poliziotti, infermieri, addetti all'obitorio e medici forensi, che le autorità non sono in grado di smantellare.
L'Istituto di patologia forense riceve in media cinque cadaveri al giorno, e quindi tra i 140 e i 150 al mese. Alcuni cadaveri durano fino a nove ore nel centro, a causa della mancanza di tavoli di lavoro e di personale che acceleri il processo di studio e della successiva riconsegna.