Un governo di nuova nomina può essere accusato dei provvedimenti
adottati da chi lo ha preceduto? Assolutamente no! E allora tutte le accuse che
seguono sono false:
“È bene RAMMENTARE, che quella fiducia a
quel governo Renzi, prevedeva: a) la riduzione del personale di tutti i
consolati, a scapito dei cittadini italiani che hanno bisogno di servizi
essenziali, (Scarsezza per la quale, dopo averla appoggiata e quindi approvata,
SCANDALOSAMENTE il 7 aprile 2017 il Maie ha indetto una mobilitazione
mondiale......contro se stessi e quello che è stato approvato con la fiducia a
Renzi???) b) l’introduzione di una tassa di €300 per le pratiche di richiesta
della cittadinanza italiana perché le Ambasciate ed i servizi consolari (non
onorari) hanno bisogno di soldi (???????)”
Il 25 febbraio del 2014 si votò la fiducia
di un nuovo governo, il governo Renzi. Il MAIE espresse al riguardo il suo voto
favorevole. Trattandosi di un governo nuovo di zecca, non poteva essere
accusato di niente. Le affermazioni di cui sopra sono quindi false e fuorvianti.
Chi le ha pubblicate vuole dare a intendere qualcosa che non risponde al vero per
ottenere da parte del lettore una reazione di rifiuto nei confronti di un
soggetto politico. Uno stile che va per la maggiore, che non richiede né grandi
sforzi intellettuali né tanto meno grandi capacità espositive. Funziona come
una calunnia, cammina da sola, si diffonde come un tarlo che distrugge la
reputazione altrui e soprattutto, come disse Voltaire
Mario Giro, attuale viceministro del Ministero
degli Affari Esteri è una persona le cui esternazioni sono da ritenere attendibili?
Non credo proprio, e questo lo si può verificare facilmente, leggendo il
contenuto delle sue dichiarazioni, interviste, una pubblicata addirittura sul
Listin Diario, nonché delle sue risposte alle interpellanze parlamentari dal
2014 alla data di oggi. Certo chi è abituato a fare giudizi sommari, si sa, è
poco propenso a eseguire delle ricerche e a riflettere. A questi ultimi dico
soltanto che Mario Giro ha promosso la chiusura della nostra ambasciata, presentandola
all’approvazione del Consiglio dei Ministri come rientrante nella Spending
Review e quindi per motivi di risparmio, come l’allora sottosegretario agli
esteri sostenne più volte. Una cosa invece si sa per certo, la nostra
ambasciata si autofinanziava ed è stata chiusa perché il governo è stato tratto
in inganno in modo colposo o doloso. La responsabilità di questo spetta solo ed
esclusivamente a Mario Giro. E ora dovremmo credere alle “rivelazioni” della risposta
all’ultima interpellanza parlamentare?
Al di là di tutto, sul traffico visti non c’è
ancora lo straccio di una prova. Vogliamo continuare con le leggende
metropolitane?
Ripeto, l’unico scandalo legato ai visti e
riguardante la nostra sede diplomatica è stata l’esternalizzazione dei visti a
una società con sede in un paradiso fiscale con bilanci non attendibili e soci
segreti. La misura è stata adottata dalla Farnesina per “motivi etici”, il
presunto scandalo dei visti, nel 2013 e si è protratta fino alla fine del 2015.
Totale visti di quel periodo: 10.000. Quanti soldi sono? Qualcuno dei
funzionari del Ministero degli Affari Esteri ne ha tratto beneficio? Si può
pensare quel che si vuole. Non si tratta certo di un’operazione trasparente.
Dulcis in fundo chi scrive scandalizzato
queste informazioni fasulle è legato ai promotori della candidatura dell’onorevole
Fucsia Nissoli alle prossime elezioni. Al riguardo c’è da dire che se i
parlamentari del MAIE hanno votato una sola volta la fiducia e ciò all’atto
della nomina del nuovo governo, l’onorevole Nissoli l’ha sempre votata. E
allora è proprio vero che c’è sempre qualcuno che vede la pagliuzza nell’occhio
altrui, ma non la trave nel proprio!