Le informazioni su questi omicidi vincolati
in qualche modo al mondo del turismo sono centellinate. Il contenuto di questo
mio post è frutto di mie ricerche e di qualche dritta ricevuta dai lettori.
Nessuno dei giornali di portata nazionale ne fa riferimento. Chiaramente la reticenza
e il riserbo sono legati agli interessi dell’industria turistica. L’importante
comunque è che almeno noi nel nostro piccolo riusciamo a renderci conto delle
cose e a trarne le giuste conclusioni.
Incominciano a comparire sui vari giornali
online le prime notizie attendibili sull’omicidio di San Rafael del Yuma. La
vittima è un cittadino svizzero, il che viene confermato. È stata anche
pubblicata una copia parziale della sua carta d’identità. Il nome della vittima
è Daniel Thomas Ruegg, nato a Zurigo nel mese di febbraio del 1960. Il cadavere
presentava ferite di arma da taglio soprattutto nel collo e nel torace
anteriore. La moglie Susanne Witting, cittadina tedesca, sarebbe stata complice
dell’omicida José Carlos Castro, dominicano, con il quale avrebbe una relazione
sentimentale. Lei è in stato di arresto, mentre il Castro è profugo. Si parla
di un’altra persona coinvolta. Il cadavere si trovava con i piedi legati con
una corda nel cortile di casa nella località El Cascajal.
Daniel Ruegg era il proprietario di Casa
Daniel Swiss Diving School di Bayahíbe. La moglie invece gestiva la fondazione
animalista “Collares rojos”.