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venerdì 28 aprile 2017

Alessandro Grandis: un po’ alla volta si sta smuovendo qualcosa. Anche il Messaggero di Roma si è interessato alla morte del giovane farmacista





Una morte avvolta nel mistero più fitto. Il cadavere è stato rinvenuto nella posizione delle fotografie pubblicate ed è rimasto lì fino all’arrivo del medico forense e della polizia. In quel momento sono state accertate le cause apparenti del decesso, come è di prassi da queste parti, che vengono in un secondo tempo confermate con l’autopsia. Si parla di “levantamiento” del cadavere e cioè dell'effettuazione dei rilievi e della redazione dei verbali antecedenti lo spostamento del cadavere. Se il giovane, intendendo suicidarsi, si fosse lanciato dal terrazzo soprastante e alto non più di sei metri dal pavimento, in sede del “levantamiento” del suo cadavere, si sarebbero riscontrate numerose fratture ed escoriazioni sul suo corpo. La distanza dal bordo della piscina alla parete non sembra superare i tre metri. La testa è a due metri dalla parete. Quindi per finire in quella posizione il ragazzo avrebbe dovuto salire sul parapetto della terrazza e tuffarsi a volo d’angelo e in seguito durante il volo, per non spanciare, con un colpo di reni avrebbe dovuto raggiungere una posizione a piombo con gli arti inferiori leggermente inclinati verso la piscina, sbattere con la nuca sul pavimento, morendo sul colpo, e poi rompersi la spina dorsale e altre numerose ossa nell’impatto seguente.
Nulla è trapelato sulle risultanze dei rilievi del medico forense. Si è semplicemente parlato di suicidio. La posizione finale del corpo però sembra troppo composta, come di chi invece fosse stato tranquillamente seduto, e in quella posizione fosse morto all’istante in seguito a una botta alla nuca. Viene in mente Marlon Brandon nel suo film il padrino, che aggirandosi con una mazza di baseball tra i numerosi commensali seduti attorno a un grande tavolo, si fermò dietro a uno di loro, ignaro di tutto, e lo colpì fortemente provocandone la morte all’istante. Questa sarebba una possibilità… lontana comunque mille miglia dal suicidio.
Una caduta? Sarebbe scivolato dove, sull’acqua? Comunque i suoi amici che mi hanno chiamato dall’Italia, scartano l’ipotesi del suicidio e non si spiegano il movente dell’omicidio, perché il ragazzo secondo loro non aveva con sé soldi, bensì carte di credito, ed era arrivato nella Repubblica Dominicana soltanto da un paio di giorni, troppo poco tempo per farsi dei nemici. La Repubblica Dominicana sarebbe stata l’ultima tappa di una sua lunga vacanza di sette mesi. Il 25 maggio sarebbe rientrato in patria.
Le informazioni come al solito in questi casi vengono centellinate dalle autorità. Comunque questa volta si sta smuovendo qualcosa e ora la nostra comunità vuole sapere. Non intendiamo rimanere indifferenti di fronte a questa sequela di suicidi impossibili. Le assurdità vanno rinfacciate a chi le vuole imporre.

Fonte: Messaggero.it
Santo Domingo, farmacista di 29 anni trovato morto, per la polizia è suicidio, ma la comunità italiana: «Colpo di pistola alla testa»

Un giovane italiano è stato ritrovato morto a Santo Domingo. Si tratta del 29enne Alessandro Grandis, nato a Genova ma residente ad Albissola Marina (Savona). Il giovane è stato ritrovato morto sul bordo della piscina di un complesso residenziale di appartamenti di lusso, «La Joya», situato nel Cocotal a Bavaro. Il ragazzo, laureato in Farmacia all'Università di Genova nel 2014, si trovava a Santo Domingo per turismo.

Il dipartimento di investigazioni criminali al momento classifica il fatto come suicidio, ma alcuni elementi non convincerebbero del tutto: secondo un blog locale utilizzato dalla comunità italiana il giovane «è stato ucciso da un colpo di pistola mentre era seduto apparentemente in tutta tranquillità sul bordo della piscina con i piedi immersi nell'acqua. Un colpo alla nuca con conseguente decesso all'instante. La posizione supina del corpo con la testa appoggiata sul pavimento ha fatto da tampone alla ferita, non consentendo una grande fuoriuscita di sangue».

Fonti locali confermano invece la tesi del suicidio, smentendo colpi d'arma da fuoco e la presenza di «segni di colluttazioni» nel corpo. «La polizia locale conferma che si sia trattato di un suicidio», segnalano all'Ansa le fonti, indicando che «il ragazzo è morto per un trauma cranico dopo essersi buttato dal secondo piano del residence. Il suo corpo è stato trovato verso le 7 del mattino a bordo della piscina. Il ragazzo era giunto due giorni fa a Bavaro, al termine di un viaggio di sette mesi in diversi paesi del Sudamerica». «Il giovane, aggiungono le fonti, aveva in programma rientrare in Italia il 25 maggio».