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martedì 11 aprile 2017

BISOGNA SCENDERE PER LE STRADE PER DIFENDERE IL GOVERNO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. LO DICE UN IMPORTANTE DIRIGENTE DEL PLD



Se qualcuno dubitava che qualcosa stesse bollendo in pentola nella Repubblica Dominicana a seguito del "sunami" Odebrecht, ogni tanto può trovare delle conferme, come questa ad esempio, su qualche articolo minore dei giornali a diffusione nazionale. "Scendere per le strade": mi piace questo invito... Mette il dito sulla piaga, sul rintanamento a casa e in ufficio, prediligendo una comunicazione da tastiera. Nel nostro piccolo nel #7A l'abbiamo fatto, siamo scesi per le strade, certo per tutt'altri motivi, ma come scelta di lotta é validissima!
Fonte: El Nacional
Il presidente della Fuerza Bochista del Partito della Liberazione Dominicana (PLD), Luis de León, ha invitato i membri del Comitato politico e il Comitato Centrale di tale organizzazione ad abbandonare la comodità dei loro uffici e a scendere per le strade a difendere il governo, "prima che sia troppo tardi".
 
Ha accusato l'opposizione politica e certi settori della società civile di intraprendere una "feroce campagna di discredito" contro il governo.
 
Inoltre, ha segnalato al presidente Danilo Medina e all'ex-presidente Leonel Fernandez la "pericolosa" ingerenza straniera in questo tema.
 
Ha denunciato che questi settori "promuovono movimenti e azioni sociali per destabilizzare il governo democratico e progressista del PLD".
 
Ha chiesto alle autorità del suo partito di "abbandonare la comodità dei loro uffici e di uscire per le strade a difendere il governo progressista e legittimo del PLD, il qualeè stato rieletto recentemente con più del 62 per cento dei voti dell'elettorato nazionale".
"Dobbiamo abbandonare le case e gli uffici perché coloro che presumibilmente si battono contro la corruzione e l'impunità si stanno dando molto da fare per diffondere l'anarchia nel paese, danneggiare l'economia o sottoporre a processo politico il nostro presidente, Danilo Medina",
 
De León, viceministro dell'Istruzione e membro del Comitato Centrale del PLD, ha sostenuto che è giunta l'ora che Medina, Fernández e la dirigenza peledeista "affrontino questa minaccia".
 
Il dirigente politico ha assicurato che la forza Bochista insiste nel suo richiamo a un rafforzamento dell'unità dei peledeisti.
 
Ha esortato il partito di governo a convocare una conferenza nazionale di dirigenti affinché venga adottata una posizione sulle azioni dei settori che guidano le proteste.
 
Ha ritenuto necessario "dimostrare al mondo che continuiamo ad essere una nazione che non si piega di fronte a nessuna nazione straniera".