Ormai è già partita l'operazione di
sicurezza Settimana Santa 2017. Si vuole ridurre la quantità di vittime di
questa specie di guerra che si ripete ogni anno. Le cifre più o meno le
conosciamo già perché non variano di tanto da anno in anno.
È difficile fare una valutazione dei dati
su incidenti, decessi e vittime anche perché probabilmente questi per ragion di
stato non vengono forniti in modo veritiero. Comunque alla resa dei conti la
maggiore causa di decessi e di vittime sarà attribuita sicuramente agli incidenti
stradali. Per forza, ciclomotori che ti sfrecciano a sinistra e a destra, che
ti si attaccano dietro, che ti cadono davanti. Alla guida delle autovetture,
conducenti in stato di ebbrezza o sotto l'effetto delle droghe, che molto
spesso non sono muniti di patente di guida, ciò che da queste parti è un
optional, con una scarsa conoscenza dei rudimenti di una guida sicura. Questo "mostro"
che ogni anno esige le sue vittime sacrificali viene a tale scopo fortemente
supportato dalla lentezza dei soccorsi. Chi pensa che arriverà subito
un'ambulanza che se lo porterà via in ospedale sbaglia. E poi quando ci si
arriva, se ci si arriva, perché il più delle volte si muore dissanguati sul
posto, le aspettative sono quelle di trovarsi con un sovraffollamento totale il
che in questo periodo è normalissimo.
L'alcol miete le sue vittime non soltanto
sulla strada o nelle liti che sfociano in fatti di sangue, c'è anche
l'intossicazione alcolica, spesso di adolescenti intenti a emulare gli adulti.
Anche l'avvelenamento alimentare va per la maggiore. Chiunque cucina qualcosa
in fretta e in furia a casa e si riversa a venderla sulla strada. Non c'è
alcun controllo sanitario di sorta. Facilmente le pietanze possono andare in
deperimento e diventare tossiche.
Ci sono poi gli annegamenti frequenti nel
mare e nei fiumi. Sono cose all'ordine del giorno.
E che dire dei "ritagliati" a
colpi di machete che arrivano in ospedale senza uno o più arti! O gli
accoltellati cui spetta immancabilmente una lunga agonia, perché i punzoni
affilatissimi sono progettati per ammazzare e non per ferire.
Anche le armi da fuoco fanno la loro parte.
Le usano in particolare i delinquenti per far fuori le loro vittime, ma anche
la polizia e i privati, che con la mente annebbiata dall'alcol e dalle droghe
ammazzano per delle inezie, tanto spesso e volentieri si riesce anche a farla
franca.
Dulcis in fundo, non è il caso di
dimenticare la delinquenza dilagante che diventa maggiore nei giorni di festa e
che non solo si sposta impunemente sui ciclomotori. Ora può fare ore di lavoro
straordinario, penetrando nelle case rimaste vuote per l'esodo.
Per la verità ultimamente stanno esagerando
con le cifre di morti e di feriti troppo basse, perché non è credibile che
durante le festività il numero delle vittime sia più o meno lo stesso dei giorni
normali.
Questo però è irrilevante. L'importante è che
si sappia che in questo periodo è meglio stare a casa.