Il tiramisù nasce
negli anni cinquanta nell'albergo Roma in Carnia a Tolmezzo. Norma Pieli e suo marito inventano questo dolce
divenuto uno dei simboli della cucina italiana nel mondo. Dapprima hanno
utilizzato il burro poi sostituito con il mascarpone. Ed è così che è nato il tiramisù
battezzato dai turisti Triestini che dopo essere andati a sciare in Carnia di
rientro dalle piste si fermavano a Tolmezzo e a Norma chiedevano di dare loro “quel
dolce che mi tira su”. Insomma sull'origine del dessert non ci sono dubbi. E
questa è una versione storicamente accertata. Non è, però, l’unica. Ce ne sono
altre due a quanto pare altrettanto storicamente verificate.
C’è anche una versione
trevisana alla quale nel Veneto ci tengono molto. Lo stesso presidente della
regione Luca Zaia ha scritto addirittura un libro dove sostiene l’origine
trevisana del dolce. E c’è infine una versione bisiacca, il tiramisù made in
Pieris, San Canzian d’Isonzo, in provincia di Gorizia noto come Tirimesu-Coppa
Vetturino. Il paese isontino fa sapere a
tutti di essere la patria del tiramisù con appositi cartelli segnaletici
collocati lungo la strada regionale 14 dove ogni giorno transitano migliaia di
mezzi, leggeri e pesanti.
Il Tiramisù
tradizionale prevede uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao in
polvere come guarnizione, null’altro, men che meno alcool visto che nasce come
dolce da fine pasto adatto anche per i più piccoli. In tempi più recenti alla
ricetta originale è stata aggiunta la panna per dare maggiore consistenza alla
crema e ne sono nate innumerevoli varianti con l’aggiunta dei più svariati
ingredienti.