Macron è disposto
a mandare uomini a combattere in Ucraina. Lo ha affermato di recente.
Si parla già qua e là di un ripristino della leva obbligatoria in tutta Europa.
In Italia sarebbe anche possibile tecnicamente. Basterebbe una legge ad hoc, visto
che la Costituzione prevede che il cittadino sia chiamato a difendere la patria.
Testualmente l'articolo 52 della Costituzione recita: “La difesa della Patria è
sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e
modi stabiliti dalla legge. “
In una recente
intervista il ministro degli Affari Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha smentito
Macron, sostenendo che “Nessuno nella NATO parla di intervento diretto. Si
rischierebbe il conflitto nucleare”. E alla domanda se pensava a una nuova leva
obbligatoria ha risposto “Assolutamente no. È vero che il nostro esercito ha
un'età media piuttosto alta, ma certo non si risolve il problema con una leva cui
nessuno ha mai pensato.
Macron è uno
molto vicino alle élite globaliste e queste vogliono che la guerra continui.
Mancano però agli ucraini le armi, le munizioni e, soprattutto, gli uomini. 500.000
sono caduti in combattimento, oltre mezzo milione è rimasto invalido. Un'intera
generazione di giovani è scomparsa dalla faccia della terra. Ora combattono
ultracinquantenni. Li prelevano per le strade, li addestrano per qualche giorno
e li spediscono al fronte. Si viene arruolati per legge fino al sessantesimo
anno di età.