Sono un assiduo utente
di Uber. È una modalità di trasporto utilissimo, sicuro e relativamente a buon
prezzo.
Ogni tanto c'è
qualche problema con il conducente. Ad esempio in un'occasione un conducente
non ha chiuso l'applicazione all'arrivo e mi ha addebitato sul conto bancario
quattro volte la somma pattuita, adducendo falsamente che c'era stato un ingorgo
di ore nella Avenida del Puerto. In un'altra occasione, tre conducenti hanno
accettato e poi cancellato la corsa nello stesso giorno a distanza di pochi
minuti e tutti e tre hanno addebitato la tariffa sul mio conto bancario. Tanto
mi è bastato per capire che Uber è una piattaforma irraggiungibile per chi intende
lamentarsi di qualcosa.
Ora si prevede
uno sciopero nazionale dei soci conducenti per il 18 e il 19 marzo. I soci
conducenti si lamentano del guadagno ritenuto eccessivo spettante alla
piattaforma e pari al 45% del prezzo della corsa. Questo sarebbe il motivo per
cui se il pagamento è previsto con la carta di credito o di debito diversi
conducenti cancellano la corsa fittiziamente e la pattuiscono in contanti al di
fuori della piattaforma.
Allo sciopero hanno
aderito finora 2000 soci conducenti dei 28.000 che operano a livello nazionale. Gli scioperanti in quei giorni continueranno
a lavorare nelle piattaforme DiDI e InDrive. Davvero uno strano sciopero!