La maggior parte
dei lavoratori stranieri del settore turistico proviene da Haiti, seguito da
Venezuela, Stati Uniti, Spagna, Canada, Italia e, in misura minore, da Russia,
Germania, Colombia, Costa Rica e Cuba, come indicato nel rapporto “Mercato del
lavoro e forza lavoro”. Lavoro straniero nel settore turistico della Repubblica
Dominicana”.
Le ragioni di
questa migrazione sono contrastanti e rispondono, nel caso di haitiani e
venezuelani, alle realtà politiche, economiche e di sicurezza di quei paesi.
Mentre gli
immigrati provenienti da paesi sviluppati come Stati Uniti, Canada e paesi del
continente europeo riportano situazioni legate all'amore, al ricongiungimento
familiare, all'avventura e alla simpatia per il paese e la sua gente.
Il rapporto
indica che, nonostante il basso livello di scolarizzazione della popolazione
haitiana, di cui solo il 30% ha completato l'istruzione secondaria o superiore,
questi sono quelli con il più alto livello di occupati.
Inoltre, si
specifica che la quota maggiore di haitiani si concentra nella fascia di età
compresa tra i 20 ei 39 anni, a differenza degli immigrati di altre nazionalità
che segnalano età diverse ed equilibrate in termini di fasce di età. In questo
senso, il 27,2% ha tra i 20 ei 34 anni e il 15,2% tra i 60 ei 70 anni.
Va sottolineato
che il mercato del lavoro nel settore turistico richiede una forza lavoro che
conosca più di una lingua, secondo le ricerche effettuate alcuni ne
suggeriscono fino a tre, ma oltre a questa viene richiesta la padronanza di
soft skills, come pianificazione, innovazione, risoluzione dei problemi,
attenzione ai dettagli, gestione dei conflitti, adattabilità, resilienza, tra
le altre situazioni.
L'occupazione
degli immigrati nel settore alberghiero, bar e ristorazione rappresenta il
9,54% del totale della popolazione straniera.